Controlli e liti

Processo tributario verso la videoudienza anche nei ricorsi di merito

Il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria ai vertici di Ctp e Ctr: protocolli con i professionisti

di Marcello Maria De Vito

Il Consiglio di presidenza di giustizia tributaria (Cpgt) promuove la videoudienza per la trattazione dei ricorsi cautelari, per quelli dichiarati urgenti e, dal 12 maggio 2020, anche per i ricorsi ordinari.

Le indicazioni a Ctp e Ctr
Ritenendo che il lavoro da remoto dei magistrati, salvo nei casi di assoluta impossibilità tecnica, debba essere considerato quale modalità prioritaria di esercizio della funzione giudiziaria, il Cpgt ha, infatti, impartito ai presidenti delle Commissioni tributarie indicazioni in materia di fissazione e trattazione delle udienze, nonché di svolgimento delle camere di consiglio.

L’applicazione
Il Cpgt promuove la videoudienza, sia per la celebrazione delle udienze cautelari, sia per la trattazione dei ricorsi dichiarati urgenti, tramite gli applicativi che il Mef metterà a disposizione con decreto in corso di emanazione per il quale lo stesso Cpgt è stato sentito.

Da segnalare che l’apertura alla videoudienza non attiene alle trattazioni cautelari e urgenti che ricadono nel periodo di sospensione dei termini (fino all’11 maggio 2020). Il Consiglio, infatti, promuove l’udienza da remoto, anche per la trattazione dei ricorsi di merito che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori e dalle parti. In pratica per tutti i ricorsi tributari di merito.

L’indicazione del Cpgt rappresenta un’apertura molto forte nel senso della videoudienza rispetto all’ulteriore modalità sempre prevista dell’articolo 83, comma 7, del Dl 18/2020 cioè all’udienza celebrata mediante lo scambio e il deposito in telematico di note scritte contenenti le sole istanze e conclusioni. Una forma di udienza, quest’ultima, che ha suscitato e continua a suscitare forti dissensi da parte dell’avvocatura.

La salvaguardia del contraddittorio
Il Cpgt ribadisce che la videoudienza deve in ogni caso avvenire con modalità idonee a salvaguardare sia il contraddittorio, sia l’effettiva partecipazione tra le parti. Prima dell’udienza si deve comunicare ai difensori il giorno, l’ora e modalità di collegamento, nonché il termine entro il quale le parti comunicano alla Commissione tributaria l’indirizzo digitale di collegamento e la dichiarazione di adesione appositamente predisposta.

L’invito ai protocolli con avvocati e commercialisti
Il Cpgt, inoltre, al fine di individuare modalità condivise di celebrazione della videoudienza, invita i presidenti delle Commissioni tributarie a stipulare protocolli con i Consigli locali dell’Ordine degli avvocati e dei dottori commercialisti.

Per favorire prassi uniformi sul territorio, poi, il Cpgt offre un protocollo-tipo relativo che ricalca i contenuti di quello promosso dalla Camera degli avvocati tributaristi (Uncat) del Veneto. Il Consiglio precisa che si tratta di uno strumento che fornisce mere indicazioni operative che non limita in alcun modo l’interpretazione delle norme, rimessa ai magistrati.

Camere di consiglio da remoto
Il Cpgt, infine, invita i presidenti delle Commissioni tributarie a svolgere anche le camere di consiglio da remoto, mediante l’utilizzazione degli applicativi messi a disposizione dal Mef, raccomandando la necessità di garantire la segretezza della camera di consiglio.

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