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Giustizia tributaria, la Ctr Lombardia proroga lo stato emergenziale - Compensi a rischio per gli assenti

La Ctr Lombardia «proroga» autonomamente «lo stato emergenziale fino al 30 aprile 2021».

Il presidente della Commissione Domenico Chindemi gioca d’anticipo su prevedibili modifiche al Milleproroghe, con cui il Governo ha fissato alla primavera la fine della fase emergenziale ma solo per il giudizio amministrativo, dimenticandosi del tributario, del civile e del penale. Si tratta di processi che – sulla carta – tornano a fare udienze pubbliche a partire da febbraio. Ma l’allarme epidemiologico, con l’indice Rt che in Lombardia supera l’1, «non consente – scrive Chindemi in un documento interno datato 5 gennaio – di prevedere l’effettiva cessazione di tale stato emergenziale al 31 gennaio 2021». Per questo aggiunge che «appare prevedibile, oltre che auspicabile, un proroga dello stato emergenziale almeno fino al 30 aprile 2021».

Provvedimenti simili sarebbero in corso di preparazione anche in altre Commissioni italiane. Di fatto – commentano dal Cpgt (Consiglio di presidenza della giustizia tributaria) – sarebbe l’ulteriore dimostrazione di come la giurisdizione fiscale continui ad essere vittima di dimenticanze da parte dell’esecutivo. L’ha ribadito nei giorni scorsi lo stesso Antonio Leone, presidente dell’organo di autogoverno dei giudici fiscali. Senza contare che la presidente dell’Associazione magistrati tributari, Daniela Gobbi, domenica scorsa ha inviato una missiva all’attenzione della presidenza del Consiglio per ricordare che dal 31 gennaio il contenzioso tributario rischia di tornare a essere in presenza. Il tempo, però, stringe. Perché stando all’articolo 31 del Decreto legislativo 546/1992 le udienze devono essere fissate almeno 30 giorni prima. Ciò vuol dire che in questo periodo si dovrebbero fissare udienze pubbliche per febbraio mentre in Lombardia si registra il costante aumento di contagi da Covid. Un concetto che spiega lo stesso Chindemi nel documento interno, tanto da stabilire che «almeno fino ad aprile 2021» si dovranno fissare riti alternativi (video udienza o trattazione documentale) previsti dalla fase emergenziale.

La delibera del Cpgt sugli assenti ex articolo 27, comma 3 del Dl Rilancio

I giudici tributari che a causa della pandemia sono ricorsi all’articolo 27, comma 3 del Dl Ristori per evitare di recarsi presso le sedi delle udienze subiranno una decurtazione del compenso fisso se la loro assenza supera i 31 giorni. Lo prevede la delibera 1505 del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. L’Associazione magistrati tributari, guidata da Daniela Gobbi, ha chiesto ieri, con propria delibera al Cpgt di applicare la decurtazione solo ai casi in cui era possibile svolgere l’attività da remoto.

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