Gruppo Iva tra Spv e service amministrativo
La risposta a interpello 534 ammette la riorganizzazione che evita l’aggravio dell’Iva
Possono far parte del gruppo Iva le Spv (special purpose vehicle) di cartolarizzazione e le società che forniscono loro servizi amministrativo-contabili, legali, fiscali, di gestione e monitoraggio e di recupero crediti.
È la sintesi della risposta a interpello 534/2021 delle Entrate. Nell’ambito del business della cartolarizzazione il gruppo Beta si è avvalso di strutture in outsourcing e Spv di diritto olandese in forma di trust. Tutta una serie di servizi amministrativi e di recupero crediti sono fornite alle Spv da società del gruppo Beta, con l’Iva che resta a carico del veicolo in quanto indetraibile, come costo ulteriore.
Viene quindi prospettata una riorganizzazione finalizzata a costituire dei veicoli italiani, all’interno del gruppo, che acquistano crediti e si finanziano emettendo notes, affidando le attività di servicing alla società del gruppo Gamma. Le Entrate confermano la sussistenza del vincolo finanziario e di quello economico, in virtù dei rapporti di complementarietà e interdipendenza fra cartolarizzazione e servicing. Nella misura in cui è vero che il coordinamento di Gamma proseguirà dopo l’inizio delle cartolarizzazioni, da quel momento di concerto con gli investitori, il requisito organizzativo in termini fattuali viene riconfermato. I presupposti per la costituzione del gruppo Iva sono quindi integrati e le operazioni infragruppo saranno senza Iva, quindi senza ulteriore aggravio di costo.
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