Adempimenti

I commercialisti chiedono lo stop allo spesometro

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Sospendere lo spesometro fino al ripristino della normalità. È quello che chiedono ufficialmente i commercialisti nonostante le rassicurazioni arrivate dal direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini nella mattinata di ieri in audizione presso la commmissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria: «Sogei ha interrotto per tre giorni l’operatività dell’area web, ripristinando poi il servizio e confermando all’Agenzia che, a valle degli interventi e dei test eseguiti, nessun utente può visualizzare dati di soggetti dai quali non è stato espressamente delegato al sistema».

In realtà, a riaccendere i riflettori sulla protezione dei dati sono stati i i sindacati dei commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec, Unico) segnalando che i problemi di privacy restano, soprattutto per la parte relativa alla consultazione delle ricevute di trasmissione altrui. A tal riguardo, sostengono le sigle in una nota congiunta, «la situazione è rimasta immutata», mentre «per quanto riguarda il problema del codice fiscale è stato inserito un alert che informa l’utente sul rispetto della normativa sulla privacy e sulle responsabilità connesse agli eventuali abusi che possono essere rilevati». E questo, a loro avviso, lascia «supporre che la possibilità di accessi indebiti non sia stata tecnicamente bloccata, eppure il servizio è stato nuovamente reso disponibile online».

Ma il problema non è solo di privacy. Anche in redazione sono continuate a pervenire segnalazioni con tanto di screenshot sul sovraccarico del canale web per la trasmissione delle informazioni che, quindi, è risultato temporaneamente non utilizzabile.

In sostanza, il caos sullo spesometro resta. Dal canto suo, il Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec) pretende chiarezza. I due delegati alla fiscalità del Consiglio nazionale, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, chiedono «a Mef e agenzia delle Entrate un’immediata verifica ispettiva e, qualora le segnalazioni di irregolarità fossero confermate, la sospensione dell’adempimento fino a quando non saranno messi a disposizione mezzi di trasmissione sicuri». E concludono: «Il Governo comunichi ad intermediari e contribuenti una proroga lunga e ragionevole e la sospensione delle sanzioni tout court».

La risposta del viceministro all’Economia, Luigi Casero, è immediata: «Dal momento in cui il sistema sarà pienamente funzionante e testato verrà concesso un congruo numero di giorni per la trasmissione dei dati». A questo punto, la palla passa nel campo di Sogei che sta procedendo alle verifiche tecniche richieste sia dalle Entrate che dal Garante della Privacy.

In difesa di Sogei arriva Giacomo Antonio Portas (Pd), presidente della bicamerale di vigilanza sull’Anagrafe tributaria: «Ho avuto la percezione che il problema sarà risolto in modo strutturale. Sono fiducioso sul lavoro di Sogei per fare in modo che questo servizio importantissimo funzioni».

Del resto, si tratta di un servizio decisivo per il decollo anche della fatturazione elettronica da estendere obbligatoriamente alle operazioni B2B, su cui il Governo ha ripetutamente dichiarato di voler puntare nella prossima legge di Bilancio per contrastare le grandi frodi Iva. Una volta incassato il via libera da Bruxelles, l’obbligo dovrebbe decorrere dal 1° gennaio 2019. Sulla carta si starebbe valutando la possibilità di anticipare l’obbligo per alcune categorie di attività. Ma anche in questo caso sarà determinante la tenuta tecnica dell’amministrazione finanziaria.

L’obiettivo dichiarato è raggiungere il livello della fattura elettronica verso la Pa: processo definito ieri da Ruffini in audizione «stabile e maturo». Da giugno 2014, data di avvio dell’obbligo di e-fattura, al 31 agosto scorso, il sistema ha ricevuto e gestito circa 75,5 milioni di file fattura. Solo quest’anno, sono stati gestiti mediamente circa 2,5 milioni di file fattura al mese. E il tasso di scarto dei file fattura si è progressivamente ridotto da oltre il 18% del 2014 al 4,2% di agosto 2017.

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