Controlli e liti

I dati presuntivi possono aiutare la difesa

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di Laura Ambrosi e Antonio Iorio

Gli accertamenti analitico-induttivi fondano la ricostruzione dei presumibili ricavi su dati esatti, come il numero di tovaglioli lavati, gli impasti per la pizza o i prodotti monouso acquistati. Elementi che consentono, ad esempio, di desumere il numero dei pasti del ristorante ipotizzando che ogni cliente usi un tovagliolo a pasto.

La Cassazione (per tutte, 10692/2018) ha affermato che quando sono presenti la gravità, precisione e concordanza degli indizi, la prova presuntiva, anche sola, è sufficiente a sostenere i fatti. Altrimenti, dovrebbe essere supportata da indizi “generali”.

Tra le prove più usate dal Fisco ci sono le agende rinvenute con gli accessi o le informazioni degli appostamenti, da cui i verificatori possono ricavare l’affluenza media e la sua distribuzione.

Rispetto ai dati contabili, l’assenza di prelievi del titolare o la mancata distribuzione di utili, può essere indizio che le spese personali sono finanziate da vendite non contabilizzate. Al contrario, consistenti prelievi del titolare o rilevanti giacenze di cassa possono celare acquisti non contabilizzati e ricavi in nero.

Anche anomalie nei tempi di emissione dei documenti fiscali sono sintomatiche: la concentrazione di corrispettivi negli ultimi giorni del periodo di liquidazione Iva è un presumibile “aggiustamento” a posteriori degli incassi; la distribuzione uniforme dei corrispettivi che non tenga conto di weekend o festività può essere indicativa di dati contabili non veritieri e rilevati a posteriori.

Tuttavia tali elementi, se da un lato possono supportare la presunzione del Fisco, dall’altro potrebbero essere buoni spunti difensivi: il contribuente, infatti, riscontrando una regolarità negli incassi o una logica comune ad altre attività simili potrebbe ribattere all’ufficio. Perciò, nel ricorso, oltre a focalizzare l’attenzione sulla correttezza degli elementi usati dai verificatori per quantificare i ricavi, può essere utile dimostrare l’assenza di anomalie negli altri elementi dell’impresa.

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