Adempimenti

Il codice Rex va bene anche per esportare in Uk

Con una Faq pubblicata sul proprio sito l’agenzia Dogane e Monopoli chiarisce la portata della circolare 49/D/20

di Benedetto Santacroce ed Ettore Sbandi

Con una Faq pubblicata sul proprio sito, l’agenzia Dogane e Monopoli chiarisce la portata della circolare 49/D/20, precisando che gli esportatori già registrati al sistema unionale Rex devono utilizzare il relativo identificativo per esportare in Uk merci preferenziali Ue. In questo modo, potrà essere evitata l’applicazione dei dazi a destinazione rendendo maggiormente competitiva la bilancia dell’export nazionale.

Le merci preferenziali, infatti, se come tali correttamente auto-dichiarate dagli esportatori, beneficiano degli effetti dell’area di libero scambio con dazi di import zero.

Tuttavia, la portata della stessa circolare aveva causato qualche dubbio poiché essa precisava che, «in attesa dell’attivazione del nuovo portale unionale Rex e dell’acquisizione di eventuali ulteriori elementi rinvenienti dall’accordo in fase di ratifica, coloro che risultino ancora privi del codice Rex, potranno rendere la dichiarazione di origine indicando il proprio codice Eori». Era dunque dubbio se i soggetti già Rex dovessero come tali dichiararsi per gli scambi con Uk e, soprattutto, se i soggetti non Rex dovessero già attrezzarsi in tal senso o se, nelle more dell’attivazione del portale, potessero continuare ad operare solo con l’Eori.

Nella Faq, un operatore economico unionale, già titolare dello status di esportatore registrato Rex prima del recesso di Uk, richiede se è possibile utilizzare il codice Rex anche per le esportazioni verso Uk.

In riscontro, l’Agenzia correttamente rappresenta che il numero Rex è unico e l’esportatore registrato lo può utilizzare per tutte le sue esportazioni in ambito preferenziale; pertanto, anche ai fini dell’Accordo commerciale e di cooperazione Ue-Uk, è possibile utilizzare il codice Rex già ottenuto.

Il warning, dunque, ora è duplice: da un lato, l’opportunità di aggiornare, se del caso, i codici relativi alle merci di interesse nel contesto dell’accordo Ue/Regno Unito; dall’altro, quello per tutti gli operatori di attrezzarsi per la registrazione Rex così da essere subito pronti quando il sistema, dall’attuale base cartacea, migrerà su quella informatica e sarà in grado di sostenere le prossime numerose richieste di registrazione.

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