Il credito d’imposta Zfu non «paga» la rivalutazione dei beni d’impresa
L’interpello 197/E limita l’utilizzo dell’agevolazione prevista per l’area del Centro Italia
Il credito d’imposta assegnato per l’attività d’impresa svolta nella Zfu (zona franca urbana) Centro Italia non può essere utilizzato per il pagamento dell’imposta sostitutiva relativa alla rivalutazione dei beni d'impresa effettuata in seguito a una riorganizzazione aziendale. Questa la precisazione dell'agenzia delle Entrate, con la riposta numero 197/E pubblicata ieri.
L'agevolazione è invece riconosciuta soltanto per il reddito ordinario d'impresa, prodotto esclusivamente nel perimetro della relativa zona franca.
Oggetto dell'interpello è il bonus previsto dall'articolo 46 del Dl 50/17, a favore di imprese e professionisti con sede nei territori della Zfu Centro Italia, che in seguito agli eventi sismici iniziati ad agosto 2016 hanno subito una diminuzione dei ricavi.La ditta istante, assegnataria del contributo straordinario, a seguito di una riorganizzazione aziendale, con conferimento di un ramo d'azienda di altra società che ha sede nel perimetro della Zfu interessata, ha intenzione di rivalutare i beni d'impresa conferiti ai sensi dell'articolo 176, comma 2-ter del Tuir pagando la relativa imposta sostitutiva e chiede se il bonus in argomento può essere speso per versare l'imposta sostitutiva relativa all'operazione straordinaria descritta.