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Il ravvedimento riduce la sanzione per la tardiva trasmissione della fattura elettronica

La sanzione fissa può essere ridotta a 1/8

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di Giorgio Confente

La domanda

Si chiede, anche con riferimento alla risposta 528/2019 dell’agenzia delle Entrate, se la ritardata trasmissione di una fattura elettronica al sistema di interscambio (Sdi) , qualora la stessa sia stata considerata nella liquidazione del periodo di competenza, sia sempre sanzionata in misura fissa da 250 euro a 2mila euro (e non in quella più onerosa dal 90% al 180% dell’imposta con il minimo di 500 euro) indipendentemente dalla data di trasmissione e se la sanzione possa essere quindi oggetto di ravvedimento operoso con le riduzioni determinate dal momento del versamento della stessa. Esempio: fattura immediata datata 30 ottobre 2019, trasmissione avvenuta il 30 dicembre 2019. Avendo partecipato alla liquidazione del mese di ottobre, poteva essere sanata entro il 29 aprile 2020 con la somma di 250 euro, diviso 8 = 31,25 euro?
L.V. – Mantova

La tardiva trasmissione di una fattura elettronica al sistema di interscambio è sempre sanzionata in misura fissa (da 250 euro a 2 mila euro), indipendentemente dal ritardo accumulato, se la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione dell'imposta. Tale sanzione può essere oggetto di regolarizzazione, con le riduzioni previste in caso di ravvedimento operoso. Venendo all'esempio esposto nel quesito, la fattura immediata con data 30 ottobre 2019, trasmessa il 30 dicembre 2019, se è confluita nella liquidazione del mese di ottobre, poteva essere regolarizzata entro il 29 aprile 2020 versando 31,25 euro, corrispondenti a 1/8 di 250 euro.

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