Illeciti fiscali, per i professionisti difficile escludere responsabilità
Non sono solo i vantaggi extra in denaro a far scattare il coinvolgimento del consulente con la società: gli possono essere contestati bili anche i rischi di perdita del cliente o l’acquisizione di altri incarichi
Il professionista risponde a titolo di concorso delle violazioni tributarie commesse dalla società cliente ma deve aver conseguito un beneficio specifico, non limitato al corrispettivo ordinario connesso alle prestazioni professionali rese.
È questo il più recente (e nuovo) orientamento della Corte di Cassazione in tema di concorso del professionista nelle violazioni commesse dai propri clienti, espresso con la sentenza 23229/2024. Secondo la suprema Corte quindi la responsabilità del consulente scatta...