Immigrazione, anche i commercialisti in campo nell’invio delle domande per gli ingressi 2020

Anche i commercialisti in campo per l’invio delle istanze per gli ingressi previste dal decreto flussi 2020 (Dpcm del 7 luglio 2020 pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 12 ottobre). A comunicarlo è l’informativa 118/2020 del Consiglio nazionale (Cndcec), con cui il presidente Massimo Miani dà notizia del protocollo sottoscritto con il direttore centrale per le Politiche dell'immigrazione e dell'asilo del ministero dell'Interno. Un protocollo che apre la strada della collaborazione tra gli Ordini territoriali e gli Sportelli unici per l’immigrazione costituiti presso le Prefetture.

In partica, gli Ordini dei commercialisti, per il tramite di propri rappresentanti e/o di operatori, «potranno procedere alla trasmissione delle istanze di nulla osta all'ingresso dei cittadini stranieri» e a «quelle relative al rilascio di nulla osta alla conversione del permesso
di soggiorno di competenza dello Sportello unico per l'immigrazione».

Come spiega l’informativa siglata da Miani, «sarà consentito l'accesso alla procedura informatizzata» previa richiesta al Prefetto competente «delle credenziali di autenticazione per l'accesso al sistema telematico dello Sportello unico». E gli utenti abilitati potranno scaricare, in numero superiore a cinque, i moduli per inoltrare le istanze e acquisire notizie sullo stato delle pratiche.

Domande dal 22 e dal 27 ottobre
Nel complesso il decreto flussi 2020 apre le porte a 30.850 lavoratori non comunitari. Un numero che è composto da 12.850 subordinati non stagionali, autonomi e conversioni e da 18mila quote per lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero.

Per il primo “blocco” le istanze potranno essere presentate a partire dalle ore 9 del 22 ottobre. Mentre per il secondo si parte dalle ore 9 del 27 ottobre.

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