Adempimenti

Imponibile ridotto del 70% per gli impatriati impossibile nel 2019

La circolare chiarisce la decorrenza del regime agevolativo compreso tra il 70 e il 90 per cento

di Antonello Orlando

La circolare dell’agenzia delle Entrate 33/E/2020 del 28 dicembre ha aggiornato le indicazioni sul regime fiscale per impatriati alla luce del decreto Crescita del 2019 e del decreto fiscale collegato alla manovra del 2020. Fra gli aspetti chiariti dalle Entrate, anche la decorrenza del nuovo regime agevolativo compreso fra il 70 e il 90 per cento.

Il Dl 34/2019 aveva infatti disposto, originariamente a partire dal 2020, un ampliamento della platea dei beneficiari del regime quinquennale, riformulando il comma 1 dell’articolo 16 del Dlgs n. 147/2015 (non richiedendo più ruoli apicali, ma un periodo di residenza estera di soli due anni prima dell’impatrio); lo sconto era stato poi portato al 70% (e non più al 50), con un’ulteriore estensione al 90% per gli impatriati trasferiti in una delle otto regioni meridionali.

Come ricordato dalla circolare 33, la riduzione dell’imponibile fiscale diveniva prorogabile per ulteriori cinque anni (con riduzione dell’imponibile al 50%) in due casi: o per chi aveva almeno un figlio minorenne o a carico, o in caso di acquisto di un immobile residenziale in Italia al massimo 12 mesi prima del trasferimento o entro la fine del primo quinquennio. L’ulteriore sconto dal sesto al decimo anno veniva poi esteso al 90% per gli impatriati con almeno tre figli minorenni o a carico. Il Dl 124/2019 aveva disposto poi la decorrenza delle misure maggiorate di riduzione dell’imponibile fiscale (dal 50 al 70 o 90%) già dal 2019, limitatamente ai lavoratori che avevano portato la residenza fiscale in Italia dal 30 aprile al 2 luglio 2019.

Confermando quanto anticipato sul Sole 24 ore del 12 agosto, la circolare evidenzia che l’incremento della riduzione dal 50 al 70% a oggi non è ancora applicabile per i lavoratori che hanno trasferito la propria residenza in Italia dal 30 aprile al 2 luglio dello scorso anno, in quanto si deve attendere l’emanazione di un decreto del Mef che chiarisca i criteri di accesso alle limitate risorse stanziate in occasione del decreto fiscale (con un accantonamento di appena 3 milioni dal 2020). La circolare dispone che, fino al decreto, gli impatriati i quali si sono trasferiti in Italia fra 30 aprile e 2 luglio 2019 godranno da tale anno d’imposta della precedente riduzione dell’imponibile fiscale pari al 50% per cinque anni senza alcuna menzione ai possibili prolungamenti del regime agevolativo per i lavoratori genitori o che acquistino immobili in Italia.

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