Controlli e liti

Imposta di registro, l’affitto del terreno con impianti fotovoltaici non basta alla rettifica

di Vincenzo D'Avanzo e Claudio Della Vecchia

Il contratto di affitto di un terreno dove sono installati impianti fotovoltaici non può essere arbitrariamente riqualificato dall’Amministrazione in contratto di concessione di diritto reale di godimento. Prescindendo dal tenore letterale delle clausole contrattuali, in assenza di un intento simulatorio, intanto, la riqualificazione non può mai sfociare in un’interpretazione distorta della volontà delle parti. Poi bisogna valutare gli accordi per la regolazione degli oneri di manutenzione straordinaria degli impianti fotovoltaici e la destinazione data loro nel caso di risoluzione anticipata. Infine deve essere verificata l’effettiva legittimazione dell’affittante nel concedere in godimento il diritto di superficie se sussiste un generale asservimento del terreno all’interesse pubblico. Così la Ctr Lazio, sentenza 90/01/2018 ( clicca qui per consultare il testo della sentenza ).

La vicenda
L’Amministrazione notifica ad una Spa attiva nel settore dell’energia un avviso di liquidazione con cui, a seguito di riqualificazione del contratto di affitto di un terreno, sul quale sono installati pannelli fotovoltaici, in atto di concessione di diritto reale di superficie, le ricupera maggiori imposte di registro e ipo-catastali. La contribuente si oppone ante la Ctp. La riqualificazione del contratto di affitto è illegittima in quanto la scelta è stata voluta dal proprietario al fine di non comprimere il suo diritto reale di proprietà. L’Amministrazione si difende. La riqualificazione del contratto è stata fatta in base ad un’attenta disamina delle clausole contrattuali e dunque l’atto impositivo è legittimo.

La decisione
Il giudice di primo grado sposa però la tesi della società ed accoglie il ricorso introduttivo costringendo l’Amministrazione ad andare in appello. Ma i giudici della Ctr, nel rigettare il gravame proposto dall’Amministrazione, confermano la decisione di primo grado. La riqualificazione del contratto di affitto, prescindendo dal tenore letterale delle clausole contrattuali, non può mai sfociare in un’interpretazione distorta in assenza di un’evidente simulazione posta in essere dalle parti. Questo in quanto occorre anche valutare adeguatamente gli accordi inerenti gli oneri di manutenzione straordinaria degli impianti fotovoltaici e la destinazione data loro nel caso di risoluzione anticipata del contratto. La società affittante può non essere legittimata a concedere in godimento il diritto di superficie o altro diritto reale. Il terreno potrebbe, infatti, risultare stabilmente asservito all’utilità dell’interesse pubblico della Rete elettrica nazionale.

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