Imposte

Imu sui fabbricati merce: sì alla dichiarazione telematica via Entratel

La risoluzione 7/DF conferma l’utilizzabilità del canale Entratel/Fisconline in alternativa a spedizione postale e Pec

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di Cristiano Dell'Oste

Via libera alla trasmissione telematica della dichiarazione Imu per i fabbricati merce. La risoluzione 7/DF del dipartimento delle Finanze conferma che ci sono tre modi per inviare al Comune il modello dichiarativo:

1) dichiarazione cartacea consegnata al Comune o spedita con raccomandata senza ricevuta di ritorno in busta chiusa con la dicitura «Dichiarazione IMU 20_ _», indirizzata all’ufficio tributi del Comune competente (articolo 6 del Dm 30 ottobre 2012);

2) invio tramite posta elettronica certificata (Pec) al Comune;

3) trasmissione tramite il canale Entratel/Fisconline aperto fin dalla dichiarazione 2017 (anno d’imposta 2016).

Alcuni grandi Comuni, in ogni caso, hanno attivato form online per la compilazione della dichiarazione direttamente dal proprio sito internet. È una possibilità in più, già prevista dal Dm 30 ottobre 2012.

Il dubbio risolto dalla risoluzione 7/DF riguarda i beni merce - cioè «i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati» - ma ha valenza generale.

Beni merce: dalla Tasi all’Imu
Fino al 2019 ai beni merce si è applicata la Tasi nella misura dell’1 per mille (articolo 1, comma 678, della legge 147/2013), mentre c’era l’esenzione dall’Imu (articolo 2 del Dl 102/2013).

Dal 2020, invece, con l’abolizione della Tasi si passa all’applicazione dell’Imu, con aliquota base dell’1 per mille, che il Comune può aumentare fino al 2,5 per mille o azzerare (articolo 1, comma 751, legge 160/2019, che peraltro prevede l’esenzione dei beni merce dal 2022).

Con la vecchia Imu, la dichiarazione per i fabbricati è necessaria a pena di decadenza. A Telefisco 2020 il Mef, invece, ha precisato che nella nuova Imu la mancata dichiarazione non fa venir meno il beneficio.

Vecchie dichiarazioni ancora valide
La disciplina istitutiva della nuova Imu, comunque, fa salve le dichiarazioni presentate ai fini della vecchia Imu e del tributo per i servizi indivisibili, in quanto compatibili (comma 767 della legge di Bilancio 2020). Inoltre, fino all’approvazione del nuovo decreto, si continuerà a utilizzare il modello di dichiarazione varato con il Dm 30 ottobre, 2012.

Per l’invio della dichiarazione relativa all’anno d’imposta 2019, il termine di invio è il 31 dicembre 2020, in virtù della dilazione fissata dal Dl crescita dello scorso anno (Dl 34/2019).

Per l’anno d’imposta 2020, invece, varrà il termine a regime fissato dalla manovra che ha introdotto la “nuova Imu”, quindi l’invio andrà fatto entro il 30 giugno 2021.

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