Lettere di compliance
2017 atto terzo. Dopo i circa 220mila invii già pianificati per le anomalie emerse dagli incroci con lo spesometro e da quelle sulla dichiarazione Iva relativa all’anno d’imposta 2016, è ora la volta di una nuova ondata di comunicazioni (il numero esatto verrà quantificato nei prossimi giorni) relative a più tipologie di redditi: dalla
cedolare secca
sugli affitti all’assegno di mantenimento del coniuge, dai redditi di partecipazione a quelli di lavoro autonomo, dai redditi diversi alle rate annuali delle
plusvalenze.
A prevederlo è il provvedimento 91828/2017 delle Entrate pubblicato ieri. La strategia è sempre la stessa: invitare i destinatari - nel caso in cui abbiano effettivamente commesso omissioni o errori - a correggere il proprio operato attraverso il
ravvedimento operoso
che consente di usufruire di abbattimenti delle sanzioni dovute. Nel 2016 le lettere “multi-redditi” sono state più di 268mila con un tasso di risposta, ossia di comportamenti virtuosi, da parte dei destinatari pari al 41,6 per cento.
L’operazione sugli alert fa parte del nuovo corso dell’amministrazione finanziaria sottolineato anche ieri dal direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, durante il convegno sul ruolo del
garante del contribuente
organizzato presso il dipartimento delle Finanze a Roma. A margine dell’evento, Orlandi ha poi messo in evidenza che «sui
rimborsi
siamo spesso accusati di ritardi, ma l’anno scorso abbiamo rimborsato quasi 14 miliardi, una cifra mai raggiunta prima» e che i tempi di “restituzione” dei crediti Iva «sono oggi dimezzati». Su un eventuale dietrofront nell’estensione dello
split payment ai professionisti
previsto dalla manovrina Orlandi ha rimarcato che è «una scelta politica e di gettito» e di non avere «posizioni di crociata». Mentre sull’emendamento Boccia sulla “
web tax transitoria
” ( anticipata ieri su queste colonne ) - per istituire un sistema opzionale di compliance rafforzata con i big della rete - il direttore delle Entrate ha parlato di «passo importante: è la strada per iniziare».
Sempre nel convegno di ieri l’ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, ha citato Luigi Einaudi («il denaro dei contribuenti deve essere sacro») aggiungendo che «oggi più che mai, lo è anche il loro tempo». E in questa direzione va la modifica del
sistema della riscossione
con l’addio a Equitalia dal 1° luglio: «Non cambierà solo il nome - ha detto Ruffini - ma l’intera filiera della macchina fiscale italiana».
Dal canto suo, il presidente dell’Associazione nazionale dei garanti del contribuente, Angelo Gargani, ha voluto rilanciare la figura dei garanti che, seppure poco utilizzata, nel 30% dei casi «sortisce effetti positivi».
Agenzia delle Entrate, provvedimento 9828/2017