Adempimenti

Intrastat, c’è il rinvio fino a giugno ma il modello può essere trasmesso

Aderendo alla richiesta dell’Istat, le Dogane invitano alla presentazione dei modelli

di Matteo Balzanelli e Massimo Sirri

Le Dogane, aderendo alla richiesta dell’Istat, invitano alla presentazione dei modelli Intrastat nei termini ordinari ma confermano che, in caso d’invio entro il 30 giugno, non sono comunque comminabili sanzioni.

Con una missiva indirizzata a tutte le associazioni di categoria (prot. 94600 RU del 26 marzo scorso), a tempo ormai scaduto, l’agenzia delle Dogane conferma la sospensione dei termini per la trasmissione telematica dei modelli Intrastat ma chiede anche a tutti gli operatori economici che, pure nell’emergenza sanitaria in atto, si trovassero nella condizione di poter ottemperare all’adempimento, a voler comunque trasmettere in via telematica le comunicazioni secondo le tempistiche previste, al fine di non interrompere il flusso informativo necessario all’Istat per la produzione delle statistiche nazionali.

La richiesta giunge infatti dall’Istat e trova il suo fondamento, come già osservato su queste pagine (si veda l’articolo su Ntplus Fisco), nell’esigenza di monitoraggio degli scambi intracomunitari da parte degli organi dell’Ue.

Infatti, attraverso gli Intrastat vengono raccolti i dati amministrativi e le informazioni di rilevante interesse statistico necessarie alla produzione delle relazioni previste dai regolamenti comunitari (Regolamento CE 2004/638 e il Regolamento CE n.1982/2004), relazioni che gli Stati membri sono obbligati a trasmettere alla Commissione UE con continuità e a scadenze prestabilite. Quello che non viene però evidenziato nella nota è che gli Stati membri possono comunicare i dati statistici, se necessario, ricorrendo a stime (art. 12, paragrafo 2, regolamento CE 638/2004).

È comunque bene precisare che resta ferma la sospensione degli adempimenti tributari, tra cui rientrano i modelli Intrastat, disposta dall’articolo 62, comma 1, del Dl n.18/2019. Pertanto, nell’ipotesi in cui i contribuenti non riuscissero a rispettare le scadenze ordinarie comprese tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020, non saranno applicabili sanzioni se la trasmissione dei modelli avviene entro il 30 giugno.

Va pure rimarcato che l’invio nei termini consentirebbe un aggiornamento immediato e puntuale dei dati relativi alle operazioni intracomunitarie, e quindi un riscontro tempestivo degli effetti della pandemia sulle operazioni transnazionali (l’import/export è monitorato direttamente attraverso le dogane).

Così facendo, il set di dati per una valutazione «in tempo reale» dell’andamento degli scambi commerciali e delle possibili contromisure da adottare risulterebbe sostanzialmente completo, grazie anche ai dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici, restando «sconosciuta» solo una parte residuale (quanto meno in termini di valore assoluto); ad esempio, le operazioni effettuate dai contribuenti forfetari o quelle estranee alla memorizzazione/trasmissione elettronica dei corrispettivi.
La sospensione degli adempimenti tributari riguarda anche l'esterometro, divenuto ora trimestrale. Pertanto, anche se i contribuenti dovessero essere in grado di presentare tempestivamente i modelli Intrastat, l’esterometro potrebbe comunque attendere.

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