Adempimenti

Intrastat, scadenze da verificare in base alle categorie di operazioni

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di Michele Brusaterra

Per i modelli Intra termini di presentazione da verificare con riferimento a ogni singola categoria di operazione (acquisti di beni, acquisti di servizi, cessione di beni, cessione di servizi) e non più per macrogruppi (solo acquisti o solo cessioni). È la conclusione a cui arriva Assonime con la circolare 6 del 16 febbraio scorso e diffusa ieri, attraverso la quale l’associazione, dopo un excursus normativo, pone in evidenza le semplificazioni che coinvolgono tali modelli a partire dal 2018.

Partendo dal fatto che dal 1° gennaio di quest’anno entrano in vigore, dopo un tormentato rinvio di un anno, a seguito di un mancato coordinamento tra necessità fiscali e necessità statistiche, le semplificazioni dei modelli relativi agli acquisti di beni e servizi comunitari, poste in essere dal Dl 193/2016, le singole scadenze temporali risultano essere ora del tutto autonome fra di loro.

Non solo, infatti, dal 2018 per gli acquisti e i servizi ricevuti, appena indicati, vi è la soppressione dei dati fiscali da inviare all’amministrazione finanziaria, restando così confinata, la compilazione dei modelli, alla sola parte statistica, ma questi ultimi devono essere presentati solo al superamento di nuove e più elevate soglie di operazioni.

Per quanto concerne l’acquisto di beni intracomunitari, il modello Intra 2-bis va inviato con i soli dati statistici e con sola cadenza mensile, qualora in uno dei quattro trimestri solari precedenti siano stati fatti acquisti intracomunitari per un ammontare uguale o superiore a 200mila euro.

Sul fronte dei servizi intracomunitari ricevuti, l’invio del modello Intra 2-quater deve avvenire, invece, sempre con i soli dati statistici e con cadenza mensile, se in almeno uno dei quattro trimestri precedenti siano stati posti in essere acquisti della medesima specie per un importo uguale o superiore a 100mila euro.

Per entrambe tali operazioni veniva prevista, precedentemente alle semplificazioni in commento, una soglia unica, stabilita in 50mila euro, per cui se si arrivava ad un importo di operazioni passive intracomunitarie pari o superiore a tale somma in almeno uno dei quattro trimestri precedenti ovvero nel trimestre di riferimento, i modelli Intra 2-bis e 2-quater andavano inviati, sia ai fini fiscali che statistici, con cadenza trimestrale.

Per quanto riguarda, invece, le cessioni di beni intracomunitari, l’articolo 3 del provvedimento delle Entrate del 15 settembre 2017 ha comunque portato delle semplificazioni per i contribuenti mensili. Ricordando che è mensile chi ha superato, nei quattro trimestri precedenti, un ammontare totale trimestrale di 50mila euro di cessioni, la parte statistica è facoltativa se, sempre nel medesimo periodo indicato, non è superata la soglia totale trimestrale di 100mila euro.

Infine, con riferimento ai servizi intracomunitari resi, oggetto di comunicazione malgrado l’articolo 6 del Dl 331/93 non lo preveda più, la cadenza per la trasmissione dei soli dati fiscali è trimestrale, ma diventa mensile nel caso in cui nel trimestre le operazioni siano superiori a 50mila euro. Dal 2018, quindi, ogni modello ha la propria soglia.

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