Imposte

Irap e aiuti di Stato, restituzione al 30 giugno

Sul bonus «Industria 4.0» si va verso il rinvio a fine anno per la consegna dei beni

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Arriva il quinto rinvio della scadenza per la restituzione stituzione senza sanzioni e interessi del saldo 2019 e del primo acconto 2020 dell’Irap per cui era stato disposto l’esonero dal decreto Rilancio (Dl 34/2020) nel pieno della prima ondata Covid. Una scadenza che riguarda i contribuenti che hanno superato i limiti degli aiuti Covid fruibili entro i confini fissati dal Temporary framework. Le commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno, infatti, dato il via libera a un emendamento di Forza Italia (presentato dai Annagrazia Calabria, Roberto Pella e Carlo Sarro) al decreto Milleproroghe (228/2021), che è alla prima lettura parlamentare (il termine di conversione scade il 28 febbraio). Slitta così al 30 giugno 2022 la scadenza (l’ultima proroga in ordine di tempo contenuta nel decreto fisco lavoro lo aveva fissato al 31 gennaio 2022) per restituire l’Irap «eccedente» rispetto ai limiti del quadro temporaneo della Commissione Ue. Un maggior intervallo temporale che dovrebbe servire alle imprese e ai professionisti di effettuare i calcoli con un quadro normativo e di prassi finalmente definito, considerato che dopo il decreto Mef per la verifica sugli aiuti Covid ricevuti si attende ora il provvedimento delle Entrate con il modello di autocertificazione.

Novità in arrivo anche per le commissioni tributarie. Avranno priorità nei trasferimenti dei giudici gli interpelli banditi dal Consiglio di presidenza rispetto alle procedure concorsuali. Interpelli che dovranno essere banditi almeno una volta all’anno. Modifiche anche sul fronte degli enti locali. I sindaci avranno tre mesi in più per l’affidamento dei lavori che beneficiano dei contributi per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio stanziati con la manovra 2019. Con un altro correttivio slitta dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2023 il termine a partire dal quale diventa obbligatoria la gestione in forma associata delle funzioni fondamentali dei piccoli comuni.

Atteso la prossima settimana l’ok al rinvio da giugno a dicembre 2022 del termine di consegna degli impianti ordinati entro fine 2021 per sfruttare i bonus Industria 4.0. La modifica ha già il parere favorevole del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che ha accolto la richiesta di Federmacchine e di tutto il mondo delle imprese.

Articolo aggiornato l’11 febbraio alle ore 21:10

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