Adempimenti

Isa 2022, chance esonero per 700-800mila

Si va verso l’esclusione per chi ha un calo di ricavio compensi del 33% sul 2019

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di Marco Mobili e Giovanni Parente

Esclusione dalla compilazione degli Isa ai fini fiscali anche nel 2022 per chi avrà un calo di ricavi o compensi del 33% nel 2021 rispetto all’ultimo anno pre-pandemia, ossia il 2019. È quanto emerso ieri nella riunione della Commissione degli esperti, che ha dato parere favorevole per il varo delle pagelle fiscali riservandosi di verificare entro aprile 2022 i correttivi Covid che saranno poi messi effettivamente in campo.

Un esonero che sulla base delle prime stime disponibili di caduta dell’imponibile per settore in base alle liquidazioni periodiche Iva e la platea per l’anno d’imposta 2019 potrebbe riguardare 700-800mila partite Iva tra società, autonomi, professionisti e ditte individuali obbligate alla compilazione delle pagelle fiscale. Di fatto si tratterebbe di una delle tre cause straordinarie di esclusione per il Covid che erano state previste per la campagna dichiarativa 2021, conclusasi il 30 novembre (le altre due erano legate alle nuove aperture di partite Iva dal 2019 e all’inserimento nell’elenco dei settori rimasti chiusi per le restrizioni antipandemiche).

Nel pacchetto di interventi non ci sono solo gli esoneri ma anche i correttivi a livelli sia di settore che individuale in grado di cogliere l’andamento delle attività che saranno, invece, obbligati alla compilazione degli Isa a livello fiscale.

Un lavoro che impegnerà l’amministrazione finanziaria, che sarà oggetto di un successivo confronto con i rappresentanti di categorie produttive e professionisti e che dovrà necessariamente conto di diverse variabili congiunturali. Perché se, come emerge dai dati della fattura elettronica, ci sono settori in cui la ripresa ha avuto una dinamica molto più sostenuta rispetto ad altri, è altrettanto vero che sul fronte dei costi sostenuti si sta facendo sentire l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia.

Tra i tributaristi, Roberto Falcone della Lapet accoglie con «cauto ottimismo» i risultati presenati e ribadisce l’invito a «porre molta attenzione sui coefficienti stimati» mentre Celestino Bottoni dell’Ancot nello spiegare il parere favorevole con riserva rivolge un «plauso» all’operato di Entrate e Sose.

Operato che ha portato anche all’aggiornamento già programmato di 88 pagelle fiscali per il periodo d’imposta 2021, mentre è stato messo in cantiere il restyling per 87 con riferimento all’anno d’imposta 2022.

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