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Isa 2025, via alla richiesta delle variabili precalcolate

Disponibile il software delle Entrate ma nella pratica molti faranno uso del proprio gestionale

(Adobe Stock)

di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

Con provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate dell’11 aprile 2025 (176087/2025) sono state definite le modalità per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2024 (Isa 2025) e per l’elaborazione della proposta di Concordato preventivo biennale (Cpb) per i periodi d’imposta 2025 e 2026, nonché approvate le relative specifiche tecniche.

A seguire, negli ultimi giorni dello scorso mese di aprile, l’Agenzia ha reso disponibile il software di compilazione «Richiesta Precalcolate Isa 2025», versione 1.0.0 del 29/04/2025.

La compilazione

Tramite il software «Richiesta Precalcolate ISA 2025» gli intermediari possono compilare le «Comunicazioni di richiesta delle Precalcolate ISA» e predisporre il relativo file contenente tutte le richieste da trasmettere in via telematica all’Ade, richieste necessarie per ottenere le forniture dei dati relativi alle «Precalcolate ISA2025».

Nella realtà operativa, l’utilizzo del software è del tutto residuale, in quanto la quasi totalità degli intermediari fiscali si avvale del proprio gestionale per produrre e inviare all’Ade il file contenente tutte le richieste, nonché per acquisire le forniture dei dati relativi alle «Precalcolate ISA2025».

Infatti, la quasi totalità dei gestionali di area fiscale prodotti delle società di software ad associate ad AssoSoftware dispone di specifiche funzionalità atte a generare il file contenente tutte le richieste, predisposto secondo le specifiche tecniche ufficiali e quindi validabile utilizzando il software di controllo reso disponibile dall’Ade.

Le soluzioni alternative

Purtroppo, anche quest’anno non sono stati attivati dall’Agenzia - nonostante le ripetute richieste da parte dei vari stakeholders - sistemi webservice per l’invio dei file di richiesta e per lo scarico automatico dei dati. Tuttavia, esistono sul mercato soluzioni alternative e comunque performanti che, utilizzando tecnologie web-browser, riescono comunque a effettuare tutte le operazioni in modo quasi totalmente automatico.

Va ricordato che le variabili precalcolate vengono elaborate dall’Ade, con riferimento alle attività economiche oggetto dei singoli Isa e alla tipologia di reddito:

- sulla base delle dichiarazioni presentate dal contribuente negli otto periodi di imposta precedenti a quello di applicazione (dati degli studi di settore, dei parametri e degli ISA);

- acquisendo le informazioni necessarie dalle altre fonti informative a disposizione dell’amministrazione finanziaria.

Per quanto riguarda il contenuto delle «Precalcolate ISA2025», si segnala che da quest’anno nel file Xml da acquisire sono presenti anche ulteriori quattro variabili precalcolate, che sono utilizzate esclusivamente ai fini del calcolo della proposta del Cpb e che non hanno alcun effetto sulla determinazione del punteggio Isa.

Le regole

Circa le modalità di invio delle richieste per l’acquisizione delle «Precalcolate ISA2025», le regole sono le stesse dello scorso anno. Queste possono essere infatti effettuate:

  • in modo “puntuale”, ossia per un singolo contribuente, attraverso la consultazione del “Cassetto Fiscale” accessibile agli utenti abilitati al servizio Entratel o al servizio Fisconline;
  • in modo “massivo”, per più contribuenti.

L’acquisizione “massiva” per più contribuenti a sua volta può essere effettuata in due diverse modalità, a seconda che l’intermediario fiscale:

  • sia delegato alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente;
  • non sia provvisto della delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente.

Nel primo caso, l’intermediario fiscale trasmette all’Ade un file contenente l’elenco dei contribuenti per cui risulta delegato. La messa a disposizione da parte dell’Ade della fornitura massiva è subordinata alla positiva verifica che la delega sia attiva alla data di invio della richiesta.

Nel secondo caso, gli intermediari fiscali acquisiscono le deleghe unitamente a copia di un documento di identità in corso di validità del delegante. Nel file inviato dovranno anche essere indicati i cosiddetti “elementi di riscontro”, ossia alcuni dati rilevabili dalle dichiarazioni fiscali del contribuente presentate nelle annualità precedenti, nonché una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa in base all’articolo 47 del Dpr n. 445 del 2000, con cui l’intermediario dichiara di aver ricevuto specifica delega.

La messa a disposizione da parte dell’agenzia delle Entrate della fornitura massiva è subordinata, in questo secondo caso, alla positiva verifica degli «elementi di riscontro».