Adempimenti

Isa, il correttivo individuale sarà più attento al calo dei ricavi

La Commissione degli esperti dà il via libera all’adattamento del meccanismo se l’attività peggiora

di Giovanni Parente

Correttivo individuale più attento al calo dei ricavi. Correttivi territoriali per tenere conto delle fusioni di Comuni e delle chiusure di centri commerciali che determinano diversi parametri di redditività degli altri negozi nelle vicinanze. Aggiornamento del ciclo settoriale in considerazione di differenti set di dati a seconda delle attività interessate. La stagione degli Isa 2020 entra nel vivo e la Commissione degli esperti ha dato il via libera nella riunione di martedì alla metodologia con cui dovranno essere modificate e aggiornate le pagelle fiscali. Per ora è stata delineata la cornice all’interno della quale la Sose si muoverà per l’elaborazione con gli operatori poi pronti a testare sul campo il possibile impatto delle modifiche.

Modifiche sul correttivo individuale che erano state auspicate e chieste dalle associazioni di categoria nelle scorse settimane. In particolare i “tecnici” di Rete imprese Italia avevano evidenziato l’impatto definito «pesante» di quest’ultimo sugli Isa per l’anno d’imposta 2018. La questione di fondo è che il correttivo individuale funziona adattando la stima dei ricavi e del valore aggiunto ai risultati degli otto anni precedenti. Nello specifico, la stima veniva aumentata se il contribuente ha una storia che lo porta a livelli più alti della media e diminuita, invece, con valori più bassi della media. Il problema sottolineato dai rappresentati di artigiani, commercianti ed esercenti è che il correttivo, però, non fotografava un calo dei ricavi o del volume d’affari rimanendo ancorato a quanto si era verificato negli anni pregressi.

La metodologia approvata dalla Commissione degli esperti prova a correre ai ripari. Il correttivo individuale sarà adattato alla riduzione dei ricavi. Tecnicamente sarà tarato a un valore di riferimento che rappresenta il valore delle stime corretto dalla dinamica della variabilità soggettiva dell’impresa negli otto anni precedenti.

Questo meccanismo, però, scatterà solo al ricorrere di tre condizioni:

l’impresa interessata deve avere un valore di Isa inferiore a 10;

il valore di coefficiente deve essere positivo;

nel periodo d’imposta di applicazione deve essersi appunto verificata una contrazione dei ricavi rispetto all’anno precedente.

Sarà considerato anche il peso del coefficiente individuale sulla stima complessiva. Con la conseguente possibilità di tagliare il risultato finale attraverso il nuovo calcolo.

Come anticipato, le associazioni di categoria attendono di verificare quali risultati concreti produrrà la modifica approvata dalla Commissione degli esperti. Che non è l’unica. Anche i correttivi territoriali saranno oggetto di un aggiornamento in tutti in quei casi in cui siano stati rivisti i confini comunali con accorpamenti e in quelle situazioni che hanno visto la chiusura di grossi poli commerciali nel corso del 2019 in modo da “tarare” gli effetti per gli esercizi che si trovano nelle zone limitrofe. Così come è stato avviato il processo di aggiornamento del ciclo settoriale sulla base dello stock di dati disponibili e delle attività interessate.

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