Isa, le note aggiuntive possono evitare verifiche in caso di anomalie
Note aggiuntive fondamentali negli Isa. È un aspetto che va tenuto in considerazione nella valutazione del punteggio di affidabilità che scaturisce dall’elaborazione dei dati (di periodo e storici) dei contribuenti.
L’agenzia delle Entrate e la Sose, nell’ambito dei chiarimenti ufficiali e ufficiosi varati recentemente (il riferimento è alla circolare n. 17/E e alle risposte fornite nel corso dei forum organizzati dai vari enti associativi), hanno più volte evidenziato l’opportunità di specificare nella sezione “note aggiuntive” dei modelli Isa ogni informazione utile per spiegare le criticità che possono scaturire dall’applicazione degli indici al caso concreto. Questa sezione, quindi, dovrebbe realizzare una sorta di “contraddittorio” anticipato (e unilaterale) tra contribuente e Agenzia finalizzato da un lato a prevenire eventuali richieste di chiarimenti e/o verifiche in capo a chi presenta significativi riscontri di anomalia nell’attribuzione del punteggio e, dall’altro, a fornire alle Entrate e alla Sose, quante più informazioni utili in vista della successiva fase di revisione periodica degli Isa. Lo scopo delle note aggiuntive, quindi, è quello di comunicare perché il sistema non è stato in grado cogliere la specificità del caso e ha attribuito un voto particolarmente basso in tema di indici di affidabilità e/o di anomalia.
Le casistiche sono molte. Solo per esemplificarne alcune: l’esagerata incidenza dell’indicatore dei costi residuali di gestione; i riscontri, spesso anomali, in tema di apporto di lavoro dei soci amministratori; le distorsioni nel rapporto tra le spese per dipendente e il valore aggiunto per addetto; la presenza di riduzioni dei dati di periodo in termini di ricavi e/o reddito rispetto alle informazioni storiche; le anomalie che spesso si riscontrano per i professionisti che utilizzano il sistema a “tariffa”. E così via. In relazione alle situazioni che caratterizzano la struttura dell’attività esercitata, si potranno segnalare le eventuali condizioni di marginalità economica, il limitato apporto di tempo in relazione al lavoro svolto (stagionalità, pensionati e così via), gli eventuali problemi organizzativi e/o le peculiarità del tipo di attività esercitata non colte dal sistema.
Inoltre si potranno indicare gli disallineamenti tra le informazioni storiche non modificabili precaricate dall’Agenzia nel cassetto fiscale del contribuente e quelle corrette (è consigliabile comunque indicare anche le eventuali informazioni storiche precaricate errate e modificate volontariamente e il perché).
Infine per i contribuenti congrui e coerenti agli Sds lo scorso anno e con indici di affidabilità insufficienti potrebbe essere utile segnalare, a parità di condizioni strutturali, l’innalzamento (ingiustificato) dei ricavi/compensi di riferimento.
Agenzia delle Entrate, circolare 17/E/2019
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