L'esperto rispondeImposte

Iva con reverse charge per il servizio commissionato dall’Italia e svolto all’estero

Per i servizi generici resi a un soggetto passivo Iva (operazioni B2B), ai fini dell’imposta non rileva il luogo di esecuzione della prestazione, ma quello di stabilimento del committente

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di Giorgio Confente

La domanda

Un’azienda italiana, Alfa, proprietaria di un software gestionale, lo concede in licenza d’uso su piattaforma on-line ad un’azienda extra-UE, Beta. Alfa commissiona ad un’azienda extra-Ue, Gamma, il servizio di assistenza software svolto nei confronti di Beta. Gamma emette fattura all’azienda italiana Alfa che provvede al pagamento del servizio di assistenza. Ai fini Iva, Alfa, trattandosi di un servizio reso estero su estero come si deve comportare? Applica il reverse charge interno considerandola come un’operazione di sevizi “generiche” disciplinate dall’articolo 7-ter del Dpr 633/1972 oppure la considera un’operazione fuori campo Iva?
A. C. - Cuneo

Nel caso descritto, l’azienda italiana Alfa deve applicare l’Iva, con il sistema del "reverse charge", sulla fattura emessa dalla società extra-UE Gamma, per il servizio di assistenza software. Trattandosi di un servizio reso da un soggetto non residente e commissionato da un soggetto stabilito in Italia, l’operazione rientra nel campo di applicazione dell’Iva italiana, ai sensi dell’articolo 7-ter, comma 1, lettera a) del decreto Iva (circolare agenzia delle Entrate 37/E/2011, paragrafo 2.1). L’...