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Iva sull’e-commerce, i software si aggiornano ai nuovi regimi Oss e Ioss

Le indicazioni per operare con i nuovi regimi entrati in vigore il 1° luglio

di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

Il 1° luglio 2021 sono entrati in vigore, anche in Italia, i regimi Iva Oss (One stop shop) e Ioss (Import one stop shop), che consentono di operare all’interno di un sistema europeo centralizzato e digitale di assolvimento dell’Iva, per le operazioni di commercio elettronico e di vendita a distanza.

Rispetto al nostro precedente appuntamento, in cui avevamo iniziato ad affrontare questo tema, sono successe varie cose:

• è stato pubblicato il Dlgs n. 83/2021, di recepimento degli articoli 2 e 3 della direttiva Ue 2017/2455, che ha modificato in modo importante tutte le principali norme italiane in ambito Iva, in primis il Dpr n. 633/1972;

• è stato pubblicato il provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 25 giugno 2021 (168315/2021) che, oltre a individuare gli uffici competenti allo svolgimento delle attività e dei controlli per i regimi speciali Oss e Ioss, ha individuato tutti i dati da indicare nelle dichiazioni Iva Oss e Ioss (allegati D, E e F).

Ciò ha consentito agli esperti e consulenti delle software house associate ad AssoSoftware, di iniziare a comprendere un po’ più a fondo gli aspetti pratici dell’applicazione di questi nuovi regimi al fine di immaginare soluzioni applicative più adatte ai propri clienti.

Sono state numerose, infatti, le richieste di informazioni giunte alle software house in merito alla gestione dei nuovi regimi, con un forte interesse segnalato da parte dei commercialisti e delle aziende. I problemi concreti al momento rilevati sono molteplici. Vediamoli nel dettaglio.

• La necessità di intercettare tempestivamente il momento esatto in cui sorge l’esigenza di passare ai nuovi regimi speciali, per i soggetti che possono in qualche modo ricadervi, stante che la modifica di alcuni parametri, ad esempio il superamento del limite di 10mila euro di operazioni nei confronti di committenti non soggetti passivi all’interno della Ue, li obbligherebbe altrimenti a operare con le modalità ordinarie, assai più gravose.

• La necessità di isolare le operazioni effettuate in riferimento a ciascuno Stato estero di residenza o domicilio dei committenti non soggetti passivi. Tale separazione potrà essere ottenuta in modo diverso da software a software, ad esempio creando specifici registri Iva “fittizi” per ciascuno Stato estero, oppure identificando le operazioni con codici particolari che ne permettano l’esclusione dalla stampa dei registri Iva o in alternativa una loro precisa identificazione.

• La possibilità di utilizzare codici Iva dedicati, in relazione alle aliquote ordinarie o ridotte da applicare nei Paesi comunitari in cui risiedono o sono domiciliati i committenti.

• La possibilità di elaborare i dati in modo specifico, in relazione a ciascun regime speciale, al fine di ottenere dei report utili alla compilazione della dichiarazione Iva Oss e Ioss. Si ricorda che è attualmente possibile effettuare la compilazione di tale dichiarazione e la trasmissione della stessa esclusivamente utilizzando il portale web dell’Agenzia.

• Limitatamente al regime Oss Ue (articolo 74-sexies) la possibilità di tener separate, per ciascun Stato membro, le prestazioni di servizi, le vendite a distanza e infine le cessioni di beni con partenza e arrivo nel territorio dello Stato membro, effettuate nel periodo di riferimento e suddivise per aliquote, come richiesto dalla specifica modulistica.

• La necessità di adeguare i sistemi informativi per la certificazione dei corrispettivi inerenti queste tipologie di operazioni, in virtù del fatto che per le operazioni che rientrano nei nuovi regimi speciali possono non essere fatturate e alle stesse deve essere applicata l’aliquota Iva del Paese di domicilio o di residenza del committente. Inoltre esse devono liquidate separatamente da quelle ordinarie. Anche il versamento va effettuato con modalità peculiari e non con l’F24.

• La necessità di stabilire delle modalità di colloquio tra i portali di e-commerce, che dispongono di tutti i dati delle operazioni effettuate nei confronti di soggetti privati intracomunitari e dei relativi pagamenti, con i software gestionali di area contabile, che gestiscono la contabiltà, nonché tutti gli adempimenti tributari.

AssoSoftware, come di consueto, si è attivata per fornire ai propri associati le informazioni e le risposte a tutti i dubbi che via via emergeranno, fornendo così il necessario supporto informativo alle software house per la realizzazione delle proprie procedure.