Imposte

Ivafe, la limited partnership non è un prodotto finanziario

di Marco Piazza

La risposta 274/2022 affronta anche il tema dell’Ivafe, dovuta solo con riferimento ai «prodotti finanziari». La questione è se la partecipazione nella Lp sia un prodotto finanziario. La risposta ribadisce che l’elemento distintivo è la «negoziabilità del prodotto nel mercato dei capitali», criterio utilizzato oltre che ai fini Ivafe (ad esempio, le risposte 386/19, 56/20 e 155/22) anche per i piani di investimento a lungo termine (risposta 96/19 e circolare 19/21). Per negoziabilità, secondo la risposta 96/19, si intende la possibilità giuridica di essere oggetto di atti dispositivi e nella possibilità concreta di essere oggetto di circolazione all’interno di un mercato finanziario . Ciò significa che la circolazione degli strumenti in questione non deve essere occasionale e limitata a un ristretto numero di operatori, né subordinata a vincoli così restrittivi da renderla di fatto pressoché impossibile. La negoziabilità, inoltre, dipende da caratteristiche proprie dello strumento, quali la standardizzazione e la divisibilità. Per cui, ad esempio, non sono, in genere, prodotti finanziari le quote di Srl perché in base all’articolo 2468, comma 1, del Codice civile non possono costituire oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari. Tuttavia sono prodotti finanziari (anzi, addirittura «strumenti finanziari») le quote di partecipazione in Pmi offerte al pubblico anche (ma non solo) attraverso i portali per la raccolta di capitali, secondo l’articolo 100-ter, comma 1-bis), del Testo unico della finanza.

Nella risposta 274 in commento, l’agenzia delle Entrate enuncia il principio, ma non esprime un giudizio sulla concreta natura delle quote della partnership oggetto del quesito, ma si ha motivo di ritenere che non si tratti di un prodotto finanziario.

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