L'esperto rispondeAdempimenti

L’aggiornamento Istat sul canone va dichiarato anche se non viene riscosso

immagine non disponibile

di Luigi Lovecchio

La domanda

Chiedo se è fattibile la seguente casistica. A febbraio ho pagato l’imposta di registro inerente un contratto di locazione commerciale sul canone aggiornato. Canone di locazione senza aumento di 608,13 euro, e canone di locazione aggiornato ed attuale 611,32 euro. L’inquilino ha chiesto il favore di continuare a pagare per l’anno in corso l’importo di 608,13 euro e di rimandare all’anno successivo l’aumento di 3,19 euro al mese inerente l’Istat. È possibile accontentare l’inquilino? Le tasse le pagherò sugli importi effettivamente riscossi? È necessario emettere una comunicazione nella quale specifico che di comune accordo l’importo dell’Istat verrà sommato all’importo Istat del prossimo anno?
L.B. – Bergamo

Sotto il profilo fiscale, vale ricordare che, a norma dell’articolo 26 del Tuir, Dpr 917/1986, i redditi fondiari si dichiarano, a prescindere dall’effettivo incasso degli stessi, sulla parte maturata contrattualmente nel corso dell’anno. Nel caso di specie, si è in presenza di un accordo di mero differimento temporale nel pagamento di una quota dell’affitto maturato, ferma restando per l’appunto l’avvenuta maturazione della stessa. Ne consegue che il locatore dovrà dichiarare per intero anche l’aggiornamento Istat del canone, seppure esso sarà effettivamente riscosso l’anno successivo. Sarà opportuno formalizzare anche con una semplice comunicazione scritta tra le parti il raggiungimento di questa intesa.

Invia un quesito all’Esperto risponde

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©