L’effetto-leva che può rafforzare il capitale
Per le imprese che si affacciano al mondo degli incentivi fiscali esistono due tipi di approccio: il premio per chi investe e quello per chi capitalizza. Da qualche anno, e a maggior ragione in quello appena iniziato, la sola strategia che dà frutti apprezzabili è la scelta di effettuare investimenti. Dal 2018, infatti, il parametro che determina la quota agevolabile ai fini dell’Ace passa all’1,5 %, il che equivale a dire che ogni 100mila euro versati nelle casse della società generano un risparmio di imposta pari a 360 euro (il 24 % dell’Ires sull’1,5 % di 100). Come da tempo si è capito, l’Ace è un premio ex post per chi ha già scelto, per altri motivi, di aumentare le risorse proprie dell’impresa.
1Al contrario, il meccanismo che impatta veramente sulle scelte degli imprenditori è l’agevolazione per gli investimenti. Possiamo anzi sostenere che proprio il bonus per l’acquisto di beni «Industria 4.0» è il motore centrale degli effetti virtuosi. È infatti ipotizzabile che chi acquista questo tipo di beni: per farli funzionare, acquisisce anche software, agevolato a sua volta con la maggiorazione del 40%; accompagna agli investimenti tecnologici altri investimenti ordinari, il cui costo viene maggiorato del 30%; sostiene spese per la formazione del personale, che generano un possibile credito di imposta al 40 per cento.
2L’agevolazione «Industria 4.0» condiziona veramente le scelte perché dà risultati “pesanti”: 100mila euro investiti generano ammortamenti figurativi per 150mila, con un risparmio d’imposta Ires (diluito per il periodo di ammortamento) pari a 36mila euro. Senza dimenticare che comunque l’ammortamento ordinario dei beni determina risparmi per 27.900 (24 % di Ires e 3,9 % di Irap).
3Il bonus per gli investimenti può comunque avere riflessi positivi anche sull’Ace. In primo luogo, le imprese che effettuano investimenti significativi potrebbero decidere (almeno in parte) di aumentare la dotazione di capitale, realizzando così un incremento agevolabile. In secondo luogo, nel conto economico del periodo agevolato non appaiono i maggiori ammortamenti figurativi, ma le imposte sul reddito sono ridotte. Si generano maggiori utili che, se accantonati a riserve, alimentano la capitalizzazione.