L’Enea conferma: fuori dal 110% il cambio di dimensione delle finestre e l’isolamento del vano scala
Il presidente Testa lancia l’allarme sul rincaro dei prezzi. Le Entrate lavorano a una nuova circolare
L’Enea conferma la linea dura: il cambio di dimensione delle finestre non può avere il superbonus del 110%, così come la coibentazione del vano scale non riscaldate. È quanto affermato da Ilaria Bertini, direttrice del dipartimento unità efficienza energetica dell’Enea, durante l’audizione del 28 aprile in commissione Attività produttive alla Camera (si vedano gli articoli di NT+ Fisco sul cambio delle finestre e il vano scale).
Alcuni deputati hanno chiesto se fosse possibile un ripensamento, ma la chiusura è stata netta: la posizione assunta dall’Enea è il frutto di un confronto con il ministero e con le Entrate, e viene mantenuta per salvaguardare la sintonia con l’impianto della norma. Per cambiare rotta, insomma, servirebbe una modifica normativa. Arriva invece uno spiraglio - almeno in prospettiva - sulla possibilità di agevolare la ventilazione meccanica controllata, la cui installazione va spesso di pari passo con i cappotti termici: «Stiamo valutando con il ministero la possibilità di far rientrare questa tecnologia», ha affermato Bertini.
L’allarme sui costi
Sempre nel corso dell’audizione, il presidente dell’Enea, Federico Testa, ha lanciato un allarme sul rincaro dei prezzi connessi ai superbonus. «Mi dicono che il prezzo del noleggio dei ponteggi è raddoppiato negli ultimi tre mesi - ha riferito ai deputati - e mi dicono che i prezzi delle materie prime per l’efficienza stanno salendo, tanto che c’è qualche impresa che ormai fa i preventivi a validità dieci giorni».
La variabile dei costi si riflette indirettamente anche sul meccanismo fiscale. Se l’incremento è reale, potrebbe essere difficile rispettare i criteri di congruità fissati dal Dm Requisiti 6 agosto 2020. Se l’incremento è fittizio o comunque frutto di speculazione, lo Stato rischia di agevolare spese gonfiate.
Le risposte delle Entrate
Finora l’agenzia delle Entrate ha risposto a 6.500 risposte di interpello in tema di superbonus, di cui 2.200 presentate dai contribuenti nel 2021, come ha riferito Antonio Dorrello, a capo della direzione centrale Persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali. Di tutte queste risposte, solo 95 - cioè l’1,5% del totale - sono state ritenute meritevoli di pubblicazione.
Dorrello ha anche anticipato l’intenzione dell’Agenzia di pubblicare presto una nuova circolare sul superbonus, dopo la 24/E e la 30/E diramate nel 2020. Un documento che servirebbe, in particolare, a coprire le modifiche normative introdotte dal 1° gennaio 2021, anche se si profila già una nuova tornata di ritocchi alla disciplina di legge, con le semplificazioni che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha annunciato entro maggio.
Luca De Stefani
Dossier e monografie