L’esonero dagli Isa per altri 82 codici attività dopo i primi 85
Dm Economia in Gazzetta: il peso dei costi fissi ridotto dai correttivi anti crisi <b/>
È ufficiale l’esclusione dagli Isa per altri 82 codici attività individuati dalla commissione degli esperti nella riunione dello scorso 9 aprile. Vengono approvati i correttivi anti-Covid per i contribuenti ai quali si applicano gli indicatori sul periodo d’imposta 2020.
Sono due dei principali provvedimenti previsti dal Dm Economia datato 30 aprile 2021 pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 17 maggio, che di fatto conclude il complesso iter normativo che guida la campagna Isa per la dichiarazione dei redditi 2021 periodo d’imposta 2020.
Ora, per quanto l’interesse degli operatori sulla vicenda possa, quest’anno, essere alquanto affievolito, va detto che, a questo punto, manca solo la pubblicazione del software Isa che consentirà di approntare i conteggi necessari per validare le singole posizioni dei contribuenti in ordine al voto finale sugli indicatori che vanno allegati alla dichiarazione dei redditi. Ma i conteggi saranno effettuati solo per i contribuenti per i quali non scatta una causa di esclusione.
Per questo anche i nuovi codici attività estromessi dal Dm del 30 aprile, che vanno così ad aggiungersi agli altri 85 codici attività che erano stati esentati dagli Isa già con il precedente Dm Economia del 2 febbraio 2021, dovranno comunque compilare il modello solo ai fini statistici.
Per le nuove ipotesi di esclusione Covid, al pari delle altre casistiche di esonero, infatti, non si applica, né il regime premiale (con voto pari o superiore a 8), né però sarà operativo il possibile inserimento nelle liste selettive ai fini dei controlli fiscali (articolo 9-bis, comma 14, Dl 50/2017).
Sono già state aggiornate le istruzioni (parte generale) ai modelli Isa prevedendo in tabella tutti i codici attività (82+85) oggetto di esonero per il 2020.
In relazione invece ai correttivi Covid, l’articolo 2 del Dm 30 aprile rinviando ai dati tecnici contenuti nella nota metodologica all’allegato 5 fornisce piena attuazione a quanto stabilito dall’articolo 148 del Dl 34/2020. Si tratta dei nuovi correttivi straordinari Covid chiamati a modificare i calcoli Isa per rendere il voto finale più aderente alla realtà economica vissuta nel 2020: un po’ quello che accadde per i correttivi anticrisi degli studi di settore.
Gli interventi straordinari previsti possono essere riconducibili a due macro tipologie. La prima si rivolge ai soli indicatori elementari di affidabilità (ricavi/compensi per addetto, valore aggiunto e reddito per addetto) per ridurre il peso delle componenti fisse (costi fissi) nel calcolo del voto finale, mentre i secondi si indirizzano in particolar modo verso l’altra batteria di indici, quelli di anomalia a cui si aggiunge uno specifico intervento sul magazzino.