Finanza

L’Europa risponde alle professioni: otto miliardi di fondi Pmi

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di Alessandro Galimberti

Negli otto miliardi di euro smobilizzati per il supporto urgente alle piccole e medie imprese europee ci sono anche le risorse per le professioni liberali. Con una lettera circostanziata e dai toni che vanno oltre la semplice cortesia istituzionale, il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha risposto all’appello lanciato all’inizio della pandemia da Gaetano Stella, presidente del Consiglio europeo delle professioni liberali (Ceplis).

Dombrovskis, incaricato dalla presidente Ursula Von der Leyen e scusandosi per il ritardo nel riscontro, ha ringraziato Stella per le lettere del 2 e del 7 aprile (in cui manifestava preoccupazione anche per i ritardi nelle iniziative comunitarie antipandemia) spiegando che dopo le prime settimane di «avvio cauto l'Europa è diventata il cuore pulsante della solidarietà». «Come ha consigliato nelle Sue due lettere - scrive Dombrovskis- la Commissione ha prontamente rivisto le priorità dei fondi disponibili per i progetti europei e quindi ha smobilizzato 8 miliardi di euro per provvedere immediatamente al supporto di circa 100mila piccole e medie imprese in tutta Europa grazie alla garanzia del Fondo europeo per gli Investimenti».

Inoltre, il Consiglio europeo ha trovato l’accordo sul quadro finanziario pluriennale di lungo termine per il 2021-2027, un totale di 1.800 miliardi di euro. «La sommatoria di questo accordo illustra chiaramente come l’Unione europea pensa di rispondere per mitigare le ricadute negative della pandemia sull’economia» chiosa il vicepresidente della Commissione, dicendosi certo che «la mia breve lista di esempi di azioni europee potrà aiutarvi a cambiare idea sulle impressioni dei professionisti che Lei rappresenta, e che l’Europa supporta e protegge i suoi cittadini».

Nei giorni precedenti a questa missiva, datata 24 luglio, il Ceplis aveva ricevuto le risposte del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel - che aveva anticipato i temi della politica di sostegno emergenziale e ricordato anche i target di trasformazione delle politiche economiche dell’Ue - e del presidente del Parlamento europeo David Maria Sassoli, che a inizio giugno aveva garantito ai professionisti d’Europa l’avvio dell’iter poi sfociato nello stanziamento pro Pmi.

«Per le professioni liberali sono segnali importanti - ha dichiarato il presidente di Ceplis, Gateano Stella a proposito di questa intensa corrispondenza - perché denotano sensibilità e apertura verso una colonna portante dell’economia continentale». Segnali così rilevanti da far passare in secondo piano - e come ormai questione acquisita - la classificazione molto “comunitaria” di Pmi per le professioni liberali. «Nel linguaggio europeo - dice Stella - significa aver compreso il ruolo, la portata e l’importanza del nostro sistema professionale, integrato e riconosciuto dalle massime istituzioni comunitarie».

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