Professione

L’Inps sblocca il bonus per il Sud

di Barbara Massara

Sono state finalmente sbloccate le istanze di accesso al Bonus sud e il recupero degli arretrati potrà avvenire negli uniemens di maggio e giugno prossimi.

Lo ha reso noto l’Inps con il messaggio 2152/201 7 pubblicato ieri, con cui ha informato i datori di lavoro che sono state riprese in carico e quindi lavorate quelle domande che erano state sospese o che avevano ricevuto un indebito diniego, a causa del mancato aggiornamento degli archivi informatici dei disoccupati tenuto dall’Anpal.

L’istituto di previdenza ha così realizzato quanto era stato promesso nonché anticipato in occasione del Forum Lavoro (si veda il sole del 18 maggio), in risposta ai quesiti sottoposti all’Inps e all’Anpal dai consulenti del lavoro con riferimento alle circa 12mila domande sospese.

Le istanze sospese sono quelle con cui le aziende avevano richiesto la prenotazione dei fondi necessari a finanziarie l’agevolazione contributiva fino a 12 mesi e di importo massimo pari a 8.060 euro, a fronte delle assunzioni a tempo indeterminato e delle trasformazioni effettuate nel 2017 nelle regioni del Sud in base al decreto direttoriale 367/2016 del ministero del Lavoro.

Il blocco è stato causato dall’impossibilità per l’Inps di reperire negli archivi informatici dell’Anpal le dichiarazioni di immediata disponibilità (Did) validamente rilasciate dal lavoratore disoccupato da assumere, documento indispensabile per poter accedere all’agevolazione contributiva.

Il problema relativo alle istanze già presentate è stato definitivamente risolto, le richieste sono state rielaborate, e laddove l’Inps ha rinvenuto la corrispondente Did, sono state accolte.

Dall’elaborazione positiva della richiesta decorrono i sette giorni di calendario entro cui l’assunzione deve essere effettuata (sempre che non sia avvenuto nel frattempo) nonché i dieci giorni entro i quali il datore di lavoro deve comunicare all’Inps l’avvenuta assunzione, pena la decadenza della prenotazione dei fondi e quindi della domanda medesima (che dovrà pertanto essere ripresentata).

A seguito della definitiva autorizzazione dell’Inps con il relativo modulo di conferma, il datore di lavoro potrà procedere a conguagliare nel flusso uniemens l’importo dell’agevolazione, secondo le istruzioni fornite con la circolare 41/2017.

Il ritardo nella gestione delle istanze ha obbligato l’istituto di previdenza ad allungare i tempi entro cui poter conguagliare gli incentivi dei periodi arretrati da gennaio ad aprile 2017, precisando che la relativa valorizzazione potrà essere effettuata esclusivamente nei flussi uniemens di competenza di maggio e giugno 2017, utilizzando i codici di recupero L463 e L465.

A fronte di queste positive notizie, dalla lettura del messaggio si ha la sensazione, però, che i problemi connessi all’indisponibilità delle Did negli archivi dell’Anpal potrebbero ancora ripresentarsi per le future domande, e per questo l’Inps, in via prudenziale, laddove non riscontri la presenza della Did, procederà alla sospensione dell’istanza, al temporaneo accantonamento dei fondi, nelle more di accertare definitivamente, attraverso una quotidiana consultazione degli archivi dell’Anpal, la sussistenza o meno della dichiarazione.

Questo spiega perché, in occasione di Forum Lavoro il direttore generale dell’Anpal, Salvatore Pirrone, abbia suggerito ai lavoratori di presentare la dichiarazione di immediata disponibilità direttamente attraverso il portale dell’Agenzia invece di recarsi presso i centri per l’impiego, consentendo in tale modo un automatico aggiornamento degli archivi informatici.

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