L’intelligenza artificiale chiamata a ridurre la valanga di interpelli
La riforma fiscale affida a un cervellone digitale la speranza di tagliare le migliaia di richieste di chiarimenti che intasano gli uffici
Intelligenza artificiale: il decreto attuativo non la cita espressamente – e parla di banca dati – ma è chiaro che la riforma fiscale affida a un cervellone digitale la speranza di tagliare le migliaia di richieste di chiarimenti che intasano gli uffici, accelerando tempi e qualità del servizio. E dove non arriverà il database ci sarà la tassa d’ingresso sugli interpelli.
Passaggio obbligato dalla banca dati
Il nuovo articolo 10-nonies, che sarà inserito nello Statuto del contribuente dal decreto delegato approvato lunedì scorso...