L’utilizzo in compensazione del credito d’imposta non va riportato nella dichiarazione dei redditi
Il credito ricevuto dall’impresa edile nel cassetto fiscale a seguito di sconto in fattura può essere ceduto o utilizzato in compensazione
Se l’impresa esecutrice dell’intervento in alternativa al pagamento, effettua lo sconto in fattura in favore del committente (articolo 121, decreto legge 34/2020, convertito in legge 77/2020), a seguito dell’invio della comunicazione all’agenzia delle Entrate, riceve, nel suo cassetto fiscale, il relativo credito che può essere riceduto, o utilizzato in compensazione, a decorrere dal giorno 10 del mese successivo alla corretta ricezione della comunicazione e comunque non prima del 1° gennaio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese (provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate dell’8 agosto 2020, protocollo 283847/2020). Pertanto, se le spese sono state sostenute nel 2021, la compensazione può avvenire a decorrere dal giorno 10 del mese successivo alla comunicazione e non prima del 1° gennaio 2022. Se il credito inserito nel cassetto fiscale da marzo 2022, la compensazione, essendo un credito per spese 2021 può avvenire a partire dal modello F24 presentato per il mese di aprile 2022. La compensazione è possibile oltre che con le imposte sui redditi dovute anche per l’Irap, l’Imu, oltre che per i contributi Inps dipendenti, commercianti, artigiani o agricoltori. A tal fine, non è possibile fruire negli anni successivi dell’eventuale quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno e non è possibile il rimborso di quanto non utilizzato in compensazione della quota annuale. L’utilizzo in compensazione del relativo credito va indicato nel modello F24 e non deve essere riportato in dichiarazione dei redditi.
Consulta L’Esperto risponde per avere accesso a un archivio con oltre 200mila quesiti, con relativi pareri. Non trovi la risposta al tuo caso? Invia una nuova domanda agli esperti.
Il padre detrae le spese di ristrutturazione dell’immobile di cui detiene il 25% di usufrutto
di Alessandro Borgoglio
Il padre detrae le spese di ristrutturazione dell’immobile di cui detiene il 25% di usufrutto
di Alessandro Borgoglio