La barriera di parcheggio sblocca il superbonus per le colonnine di ricarica

Un cancello o una barriera apribile è sufficiente a sbloccare il superbonus trainato per le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. L’indicazione arriva con la risposta a interpello n. 585 del 2022 che si interroga, per la prima volta, sulla definizione di spazio non accessibile al pubblico.

Il quesito parte dal caso di un proprietario di un’unità immobiliare in un condominio che ha avviato un cantiere di superbonus, realizzando un cappotto termico come lavoro trainante. Come lavoro trainato, il contribuente vorrebbe realizzare «l’istallazione di una colonnina di
ricarica per i veicoli elettrici nel posto auto di proprietà, sito al piano terreno dell’edificio condominiale, che costituisce pertinenza dell’abitazione», usufruendo del superbonus anche in questo caso».

Il problema nasce perché la legge richiede che le infrastrutture di ricarica, per avere i bonus, «devono essere dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico». Il decreto legislativo 257/2016 fissa alcuni criteri per stabilire quando uno spazio non è accessibile. Non dice, però, niente del caso del contribuente.

Il suo posto auto, infatti, è delimitato dalla presenza, all’ingresso nell’area ed al limite della proprietà, di «una barriera di parcheggio in ferro amovibile con incasso a terra regolata da lucchetto». Insomma, la separazione rispetto all’esterno non è delimitata da un muro ma da una semplice sbarra.

Ci si chiede se questo elemento basta a qualificare il posto auto come non accessibile al pubblico. Secondo le Entrate, sì. Secondo la risposta, «l’infrastruttura di carica installata nel posto auto dell’istante, situato al piano terra dell’edificio condominiale» soddisfa la condizione «di punto di ricarica non accessibile al pubblico essendo installato in un edificio
residenziale privato o in una pertinenza di un edificio residenziale privato, riservato esclusivamente ai residenti».