La cancellazione della società equivale alla morte del reo: estinto l’illecito
Una pronuncia recente <span style="font-family: inherit; font-size: 1.25rem;">della Cassazione riapre il tema e crea un contrasto. L’assimilazione comporta l’improcedibilità dell’azione nei confronti dell’ente</span>
La cancellazione di una società dal Registro delle imprese è equiparabile alla morte del reo ed estingue l’illecito. Lo ha affermato la Cassazione con la sentenza 25648, depositata il 1° luglio 2024 che è tornata ad occuparsi di un tema su cui la giurisprudenza si è divisa. Negli ultimi tempi si stava consolidando l’orientamento negativo che ora però questa pronuncia rimette in discussione, acuendo un contrasto che molto probabilmente richiederà l’intervento delle Sezioni unite.
Non si tratta infatti...
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di Giorgio Emanuele Degani