Imposte

La Commissione Ue semplifica gli aiuti di Stato per aiutare la ripresa

Da Bruxelles arriva l’estensione delle esenzioni per categoria

di Annarita D'Ambrosio

Semplificazioni sugli aiuti di stato, con un’estensione delle esenzioni per categoria, che permetterà di attuare alcune misure di aiuto senza il controllo preventivo della Commissione Ue. Le ha predisposte Bruxelles, rivedendo gli aiuti concessi dalle autorità nazionali per progetti finanziati attraverso alcuni programmi dell’Ue gestiti a livello centrale nell’ambito del nuovo quadro finanziario pluriennale (come Horizon), e intervenendo su determinate misure di aiuto di Stato a sostegno della transizione verde e digitale (come l’efficentamento energetico) rilevanti anche per la ripresa dagli effetti economici della pandemia in atto.

Soddisfatta la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, che ha spiegato come le nuove norme introducano «maggiori possibilità per gli Stati membri di fornire aiuti per sostenere la doppia transizione verso un’economia verde e digitale senza notifica preventiva e senza causare al contempo indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico.

Inoltre renderanno più facile agli Stati fornire rapidamente i finanziamenti tanto necessari a sostegno di una ripresa sostenibile e resiliente dagli effetti economici della pandemia». Gli aiuti esentati dall’obbligo di notifica preventiva saranno importanti anche nel periodo successivo alla crisi, rientrando in settori prioritari per la duplice transizione: aiuti a progetti di efficienza energetica nell’edilizia, aiuti alle infrastrutture di ricarica e rifornimento per veicoli stradali a basse emissioni, aiuti a reti fisse a banda larga, reti mobili 4G e 5G, alcuni progetti transeuropei nell’ambito dell’infrastruttura per la connettività digitale e determinati buoni di collegamento a internet.

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