Imposte

La detrazione per le spese sanitarie non passa all’erede

La risposta a interpello 192 delle Entrate: l’importo rateizzato e non usufruito va indicato nell’ultima dichiarazione del defunto

di Marcello Tarabusi

Alla morte del contribuente, la detrazione Irpef sulle spese sanitarie - per la parte rateizzata e non goduta - non passa agli eredi, ma va indicata per intero nell’ultima dichiarazione del defunto. Così la risposta a interpello 192 del 6 febbraio 2023, che si rifà ai principi della circolare 24/E/2022 sulle spese per i veicoli dei disabili.

Il Tuir (articolo 15 lettera c) consente, su opzione, di ripartire in quattro anni la detrazione sulle spese sanitarie, se il totale supera 15.493,71 euro. Che accade se il contribuente decede in corso di rateazione? Nessuna norma disciplina il caso. L’articolo 7 del Tuir sancisce l’autonomia dei periodi d’imposta e secondo l’articolo 65 del Dpr 600/73 gli eredi subentrano solo negli obblighi tributari il cui presupposto si è verificato prima della morte. La rata dell’anno del decesso va certamente scomputata nella relativa dichiarazione presentata dagli eredi, visto che è un bonus fiscale il cui presupposto si è già manifestato. Ma quelle successive? Le soluzioni astrattamente ipotizzabili sono tre:

a) si perdono le rate residue;

b) le rate non godute cadono in successione come credito;

c) gli eredi indicano tutte le rate residue (e non solo quella di competenza) nell’ultima dichiarazione del defunto.

L’Agenzia sposa la terza soluzione, ritenendo che non esista un principio generale di trasmissibilità delle detrazioni rateizzate: quando il legislatore lo ha voluto consentire, lo ha espressamente previsto, come nel caso dei bonus edilizi (sin dalla legge 447/98, ed oggi con l’articolo 16­bis, comma 8, del Tuir). Per le spese sanitarie, al contrario, il Tuir non prevede tale facoltà e, pertanto, la rateazione non è ritenuta trasmissibile all’erede.

La risposta è coerente con i principi del sistema. L’Agenzia non lo dice, ma il diverso trattamento si giustifica perché la rateazione dei bonus edilizi è obbligatoria e non facoltativa.

Si ammette poi che nell’ultima dichiarazione del defunto possano essere fruite tutte le residue detrazioni, anche se scadenti in anni successivi. Una condivisibile scelta di equità e buonsenso, in assenza di norme certe.

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