Adempimenti

La dichiarazione Iva 2021 registra il credito potenziale spendibile

Nel quadro VL gli importi non utilizzabili per omessi versamenti periodici. Aggiornato il quadro VQ ora destinato a gestire i soli crediti pregressi

di Matteo Balzanelli e Massimo Sirri

I quadri VL e VQ della dichiarazione Iva 2021 si dividono i compiti: il VL, oltre a “liquidare” l’imposta annuale, individua il credito potenziale dell’anno non “spendibile” in presenza di versamenti periodici omessi, mentre il VQ è dedicato alla gestione dei crediti potenziali degli anni precedenti.

Il quadro VQ nella dichiarazione 2019

Il quadro VQ ha fatto il suo esordio nella dichiarazione relativa al 2019 ed è stato compilato in tutti i casi in cui le eccedenze a credito, dell’anno e pregresse, risultavano bloccate a causa di omessi versamenti periodici e per gestirne la successiva “liberazione” a seguito del pagamento di avvisi bonari e cartelle esattoriali. Il quadro aveva quindi una doppia “anima”:

- far emergere il credito “potenziale” dell’anno di riferimento della dichiarazione;

- monitorare i crediti “potenziali” degli anni precedenti e la loro progressiva “liberazione” dovuta ai pagamenti forzosi effettuati.

Il quadro VQ nella dichiarazione 2020

Nel modello per il 2020, invece, il VQ serve esclusivamente per gestire i crediti pregressi, ossia quelli relativi alle annualità precedenti a quella oggetto di dichiarazione. Il quadro va compilato sia nell’ipotesi in cui nel corso del 2020 il contribuente non abbia effettuato alcun versamento forzoso in relazione a tali annualità pregresse che mostravano un credito “potenziale”, al fine di riportare in avanti detto credito, sia quando un credito “potenziale” pregresso è stato liberato, anche solo in parte, a seguito di pagamenti di avvisi bonari e cartelle. Ad ogni modo, vanno compilati tanti righi quanto sono le annualità da monitorare. Se gli anni coinvolti sono più di cinque, è possibile aggiungere tanti quadri VQ quanti necessari, avendo cura di numerarli negli appositi spazi.

Il nuovo rigo VL41

L’eventuale credito del 2020 bloccato a causa di omessi versamenti periodici viene intercettato, da quest’anno, in un rigo di nuova istituzione (VL41) dove sono stati replicati i campi del VQ a tal fine dedicati («Differenza tra Iva periodica dovuta e Iva periodica versata» e «Differenza tra credito potenziale e credito effettivo»).

Nella sostanza, attraverso il VQ si gestiscono le eccedenze degli anni passati, mentre il VL mostra il credito 2020 bloccato a causa del mancato pagamento di debiti periodici (e che poi, l’anno successivo, sarà monitorato nel VQ).

Il VL (rigo 30), infine, accoglie anche tutti i versamenti relativi all’Iva del 2020, sia che si tratti di versamenti spontanei (nei termini o mediante ravvedimento operoso) sia che si tratti di versamenti forzosi (da avvisi bonari o cartelle), effettuati entro la data di presentazione della dichiarazione. Ma questa non è l’unica novità. Infatti, nel quadro VQ è stata inserita una colonna (7) ove indicare l’Iva pagata a seguito della ripresa dei versamenti dopo la sospensione per eventi eccezionali, nel periodo compreso tra il giorno successivo alla data di presentazione della dichiarazione relativa al 2019 e quella della presente dichiarazione.

I versamenti da indicare sono quelli relativi ad anni d’imposta precedenti al 2020.Non si tratta infatti dei versamenti sospesi a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Questi ultimi devono invece essere analiticamente indicati (in funzione delle singole casistiche per le quali i vari provvedimenti del governo hanno previsto la sospensione dal versamento) nel rigo VA16, anch’esso di nuova istituzione. Tale dettaglio dovrebbe consentire all’amministrazione finanziaria di riscontrare se il contribuente abbia ripreso i versamenti per tempo dopo il periodo di sospensione, evitando quindi (si spera) il proliferare di avvisi bonari “pazzi”.

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