L'esperto rispondeAdempimenti

La fattura elettronica corretta può avere lo stesso numero di quella sbagliata

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di Giorgio Confente

La domanda

Il 14 febbraio 2019 ho emesso la fattura n. 120 e il giorno successivo, il 15 febbraio, alla sera, dopo avere emesso altre fatture, mi sono accorta che la fattura 120 emessa il giorno prima è errata. Procedo quindi ad emettere la nota credito per annullare la fattura sbagliata, che invio al sistema di interscambio (SdI).
Per riemettere la fattura, che avevo sbagliato, al fine di emetterla nei termini, cioè con data 14 febbraio 2019, essendo andata avanti con la numerazione, posso emettere la fattura come n. 120/A visto che le norme parlano di “numerazione univoca”? In caso contrario, quale numerazione devo dare al fine che venga rispettato il termine, cioè la data di emissione che deve essere quella del 14 febbraio 2019, in quanto è questa la data in cui è sorta l'esigibilità dell'Iva e con altra data sarebbe emessa in ritardo?
M.C. – Milano

La fattura elettronica corretta può essere riemessa con lo stesso numero e la stessa data di quella originaria (scartata) o, in alternativa, con una nuova numerazione. Questo è quanto ha confermato l'agenzia delle Entrate nella circolare 13/E/2018 (paragrafo 1.6). Nella circolare 13/E si precisa che la soluzione preferibile sarebbe quella di mantenere lo stesso numero e la stessa data del documento originario. Ove questa soluzione non fosse praticabile (in virtù ad esempio della rigidità del gestionale di fatturazione) è possibile alternativamente:

a) l'emissione di una fattura con nuovo numero e data, per la quale risulti un collegamento alla precedente fattura scartata dal sistema di interscambio (SdI) e successivamente stornata con nota di credito interna;

b) l'emissione di una nuova fattura che, nel rispetto della progressività, faccia emergere che si tratta di un documento rettificativo del precedente, come nell'esempio proposto dal lettore (fattura n. 120/A del 14 febbraio 2019).

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