Controlli e liti

La giustizia tributaria accelera sulla videoudienza

Primi test sia in Veneto che a livello nazionale. Al lavoro sulla piattaforma da utilizzare e sulla procedura

di Marcello Maria De Vito

Conto alla rovescia per la videoudienza anche nel processo tributario. Nella giornata del 7 aprile prima sezione della Ctr Veneto ha celebrato, in via sperimentale, un’udienza in videoconferenza. Per la prima volta, a livello nazionale, si è tenuta un’udienza che ha visto collegati l’intero collegio giudicante e i difensori delle parti.

La sperimentazione si è tenuta alla presenza di rappresentanti della direzione della Giustizia tributaria del Mef, del Presidente dalla Camera degli avvocati tributaristi (Cat) del Veneto, del capo ufficio legale della Dre Veneto e dei tecnici della Sogei. È stata utilizzata la piattaforma Skype, ma dal Mef è giunta notizia che si sta lavorando per rendere in futuro utilizzabile anche la piattaforma «Teams».

Prima della videoudienza il segretario di sezione ha inviato ai soggetti interessati un’e-mail ordinaria con l’invito a effettuare il collegamento. Il presidente del collegio, accertatosi che tutti i giudici e le parti fossero video e audio collegati e potessero interloquire tra loro, ha dato inizio alla videoudienza. I rappresentanti delle parti hanno potuto svolgere il proprio ruolo nel rispetto del contraddittorio e tutti giudici hanno potuto seguire pienamente l’esposizione.

Il rappresentanti del Mef hanno sottolineato l’utilità della sperimentazione, in particolare per le udienze cautelari e urgenti, pur precisando che, per evidenti ragioni organizzative, non potranno essere celebtrate videoudienze a tappeto.

La notifica telematica degli atti successivi
È stata inoltre affrontata la questione della trasformazione in modalità telematica dei fascicoli cartacei in attesa di trattazione. Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri di lunedì 6 aprile impone alle parti, per il futuro, di notificare e depositare gli atti successivi con esclusivamente con le modalità telematiche.

Tuttavia si è posto il problema della conversione telematica degli atti già depositati in modalità cartacea. È emerso che è rilevante il numero dei fascicoli cartacei e, in considerazione dell’emergenza, la loro conversione in telematico non potrà essere velocissima ad opera delle sezioni. Quindi, le parti che avessero interesse a una pronta fissazione dell’udienza, è opportuno che provvedano direttamente a tale conversione.

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