Imposte

La nuova Iva per l’e-commerce arriva in Consiglio dei ministri

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Prende forma la nuova Iva per l’e-commerce. Dopo la consultazione pubblica conclusasi il 15 gennaio, lo schema di Dlgs di recepimento delle direttive unionali 2017/2455 e 2019/1995 si appresta ad approdare all’esame preliminare del Consiglio dei ministri giovedì 25 febbraio. Le principali novità destinate ad entrare in vigore dal 1° luglio 2021 riguardano le semplificazioni procedurali per la gestione delle cessioni online intracomunitarie verso i consumatori finali con l’estensione del meccanismo dell’One shop stop (Oss), che consentirà ai fornitori di vendere in ogni Paese Ue fatturando direttamente dallo Stato di residenza. Le soglie attualmente previste per le vendite a distanza verranno sostituite da un unico limite europeo di 10mila euro, oltre il quale si dovrà fatturare con l’aliquota Iva corrispondente del Paese di destinazione del bene ceduto.

Inoltre sarà introdotta una responsabilità a carico dei marketplace (facilitatori del commercio elettronico attraverso piattaforme telematiche), che saranno tenuti a versare l’imposta sul valore aggiunto al posto del fornitore non stabilito nella Ue. Ma non solo, perché avranno la stessa incombenza nei confronti dei fornitori stabiliti e non stabiliti nella Ue per le importazioni di beni di valore non superiore a 150 euro.

Articolo tratto dal Sole 24 Ore del 25 febbraio

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