Con la pubblicazione del Dlgs 13 settembre 2024, n. 136 (cd. decreto Correttivo-ter) vengono apportate rilevanti modifiche alla parte prima, titolo IV, capo I, sezione II, del Dlgs 12 gennaio 2019, n. 14 (cd. Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza). In particolare, l’articolo 16 del decreto Correttivo-ter, che reca disposizioni su accordi di ristrutturazione, convenzione di moratoria e accordi su crediti tributari e contributivi, modifica significativamente l’articolo 63 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza relativo alla disciplina della transazione fiscale negli accordi di ristrutturazione dei debiti, al fine di risolvere i numerosi dubbi interpretativi sorti a seguito della sua entrata in vigore. Si tratta di modifiche che per alcune fattispecie agevoleranno il risanamento delle imprese; in altre, invece, rischiano di renderlo più difficoltoso, principalmente a causa delle ulteriori limitazioni introdotte al c.d. cram down.
Le novità in sintesi
L’articolo 16, comma 6, del Decreto Correttivo-ter, nell’innovare interamente l’articolo 63 del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, tiene conto della disciplina introdotta dal Dl 13 giugno 2023, n. 69, e dell’articolo 4-quinquies del Dl 18 ottobre 2023, n. 145, attraverso i quali state dettate disposizioni relative alla presentazione della proposta di transazione, alla documentazione da allegare e all’individuazione degli uffici competenti ad esprimersi sull’adesione alla proposta. Le...