Lavoro occasionale, primo passo per il dopo-voucher: pronti i codici tributo
La procedura per il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale non è ancora operativa, ma l'agenzia delle Entrate, con la risoluzione 81/E , ha già istituito le causali contributo da utilizzare con il modello F24.
Dopo l'abolizione dei voucher utilizzati per pagare il lavoro occasionale, in occasione della conversione in legge del decreto 50/2017 sono state introdotte nuove regole per questo tipo di attività lavorativa, differenziate se gli utilizzatori sono persone fisiche (più semplicemente identificate come “famiglie”), oppure aziende, professionisti, pubbliche amministrazioni. In entrambi i casi i lavoratori non potranno incassare più di 5mila euro l'anno, di cui non più di 2.500 euro da un singolo committente. Famiglie e aziende, a loro volta, non potranno fruire di lavoro occasionale per più di 5mila euro all'anno, sommando tutti i lavoratori coinvolti.
Le prime per pagare utilizzeranno il «libretto famiglia», i secondi il «contratto di prestazione occasionale». Da qui le due causali: Lifa e Cloc, destinate a essere utilizzate nel modello F24 Elide o nell'F24 enti pubblici se a pagare è una pubblica amministrazione.
In entrambi i casi tutta la procedura sarà gestita dall'Inps tramite una piattaforma informatica, su cui convergeranno i versamenti effettuati dai committenti, le informazioni relative alle singole attività svolte, gli importi effettivamente pagati ai lavoratori. Questa piattaforma, al pari delle indicazioni di applicazione della norma, non è ancora pronta. Si attende la pubblicazione di una circolare da parte dell'istituto di previdenza
Agenzia delle Entrate, risoluzione 81/E/2017
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di Fabio Giordano, Comitato tecnico AssoSoftware