Adempimenti

Le Casse di previdenza devono usare PagoPa

Secondo il Consiglio di Stato anche se privatizzate svolgono un servizio di rilievo pubblicistico

di Matteo Prioschi

Le Casse di previdenza devono adottare il sistema PagoPa. L’Agid, con le determina 209/18 relativa alle linee guida per pagamenti a favore di pubbliche amministrazione e gestori di pubblici servizi, ha stabilito che devono aderire al sistema PagoPa anche gli enti che figurano nell’elenco annuale Istat delle amministrazioni inserite nel conto consolidato dello Stato. Ciò comporta che le Casse di previdenza dei professionisti sono tenute ad adottare PagoPa.

Contro tali linee guida hanno presentato ricorso al Tar Lazio nove enti e casse: Cassa forense, Eppi, Inarcassa, Cnpadc, Enasarco, Enpab, Enpav, Enpaia, Cassa geometri e con l’intervento dell’Adepp. Il tribunale ha accolto il ricorso e la Presidenza del consiglio dei ministri e l’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) si sono appellati al Consiglio di Stato.

Le Casse ritengono di non essere tenute ad aderire a PagoPa in quanto hanno natura privatistica e perché, in base all'articolo 5 del Dlgs 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale), tale obbligo riguarda solo i soggetti individuati dall’articolo 2, comma 2 dello stesso decreto e cioè:

le pubbliche amministrazioni indicate dall’articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/2001 e le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza, regolazione;

i gestori di servizi pubblici, in relazione ai servizi di pubblico interesse;

le società in controllo pubblico, escluse le quotate.

E le Casse si considerano escluse dall’articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/2001; reputano di avere uno scopo istituzionale diverso rispetto a chi gestisce un servizio pubblico; hanno personalità giuridica di diritto privato.

Il Consiglio di Stato (sentenza 1931/2021) ritiene che, seppur non rientranti nella definizione di pubblica amministrazione come intesa dall’articolo 1, comma 2, del Dlgs 165/2001, le Casse gestiscono un servizio di rilievo pubblicistico e quindi sono tra i soggetti, individuati dall’articolo 2, comma 2, lettera b del Dlgs 81/2005, obbligati ad aderire a PagoPa. A conferma di tale affermazione, rilevano i giudici, c’è il fatto che sono sottoposte al potere di vigilanza dei ministeri competenti e al controllo della Corte dei conti. Il Consiglio di Stato richiama anche la sua sentenza 6014/2018 in cui è stato affermato che le Casse svolgono una funzione strettamente correlata all’interesse pubblico anche dopo la privatizzazione, che ha un «carattere essenzialmente organizzativo».

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