Controlli e liti

Le dichiarazioni del terzo-venditore emerse nella voluntary giustificano la pretesa erariale

di Ferruccio Bogetti e Filippo Cannizzaro

Sono dichiarazioni qualificate, tali da fondare il maggior reddito accertato, quelle rese dal venditore che afferma, in sede di collaborazione volontaria (voluntary disclosure), di aver percepito somme in nero dal contribuente-acquirente e detenute all’estero. A stabilirlo è la Ctp Como con la sentenza 68/4/2018 (clicca qui per consultarla).

La decisione
Dal punto di vista formale, l’accertamento, infatti, è stato emesso nei termini, grazie al raddoppio dei termini, che si applica su tutte le attività finanziarie detenute all’estero. Inoltre è adeguatamente motivato, essendo chiaro il riferimento alle dichiarazioni rese dal terzo, venditore degli immobili, il cui contenuto risulta del tutto esplicito e comprensibile.
Dal punto di vista sostanziale, la dichiarazione è di tipo qualificata, dato che:
• è stata resa dalla parte venditrice dell’immobile e quindi risulta essere nota al contribuente-acquirente, dal quale ha percepito la provvista in nero;
• è da ritenersi veritiera, poiché le somme detenute all’estero dalla parte venditrice risultano dal conto estero, e l’interesse della parte venditrice è far rimpatriare tramite la voluntary disclosure i propri capitali detenuti all’estero. In pratica, vi sono tutti gli elementi gravi, precisi e concordanti, posti a base della ripresa erariale.

La vicenda
Nel caso in esame, un contribuente acquista terreni e fabbricati nel dicembre 2010 per valore di 700mila euro e paga gli immobili con assegni. La parte venditrice dichiara in sede di voluntary disclosure di aver percepito somme in nero dalla parte acquirente per oltre 299mila euro detenute all’estero, somme quindi che dichiara per rimpatriarle in Italia. Sulla scorta di tale dichiarazione l’Amministrazione ridetermina il reddito del contribuente acquirente, al quale contesta l’omissione di tali redditi tramite accertamento notificato nel novembre 2016. L’uomo si oppone con ricorso depositato nel maggio 2017 innanzi la Ctp competente.

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