Adempimenti

Le incoerenze bloccano i rimborsi del 730/2021

Il provvedimento delle Entrate conferma le situazioni di scostamento rilevante o di rischio degli anni scorsi

L’Agenzia conferma gli elementi di incoerenza degli anni precedenti che potrebbero far scattare il blocco dei rimborsi del 730/2021. Anche il provvedimento 125708/2021 delle Entrate non dettaglia criteri puntuali, né importi al di sopra dei quali può scattare il blocco, ma fissa le linee guida all’interno dei seguenti indicatori:

• scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;

• presenza di altri elementi di rilevante incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni (quelli che alimentano la precompilata) o a quelli esposti nelle certificazioni uniche;

• presenza di situazioni di rischio in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.

Il possibile blocco interessa le dichiarazioni presentate direttamente dal contribuente o con il sostituto d’imposta, con modifiche rispetto alla precompilata, ma pure quelle compilate dal contribuente e affidate ai Caf o ai professionisti abilitati con la modalità “tradizionale”.

Secondo quanto previsto dal Dlgs 175/2014, nessun controllo da “blocco preventivo”, si applica sulle dichiarazioni precompilate accettate (senza modifiche) dal contribuente.

Nessun blocco preventivo nemmeno su quelle dichiarazioni per cui il contribuente conferisce delega al Caf/professionista abilitato per l’accesso al precompilato con successivo inoltro del 730 da parte di quest’ultimo.

Se il controllo da esito positivo il rimborso viene erogato dall’agenzia delle Entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione che quest’anno è fissato al 30 settembre 2021.

Infine va ribadito che in relazione all’altra ipotesi per cui potrebbe scattare il blocco preventivo al rimborso, ossia per le dichiarazioni che determinano un accredito di importo superiore ai 4.000 euro non è automatico il blocco da parte delle Entrate a cui rimane comunque la sola facoltà di esperire il controllo.

L’esperienza insegna che lo sbarramento avviene solo in presenza di modifiche significative rispetto al precompilato ed in generale rispetto ai dati presenti in anagrafe tributarie.

Anche qui, in presenza di importanti e necessarie modifiche al precompilato, la soluzione, per il contribuente avezzo al “fai da te” potrebbe essere quella di rivolgersi ad un Caf/prof abilitato, il cui visto permette, come più sopra osservato, di poter evitare qualsiasi tipo di blocco preventivo.

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