Controlli e liti

Liti fiscali, tempi stretti per i giudici professionali

Nominata la nuova commissione: la norma entro il 15 aprile

di Ivan Cimmarusti

«Professionalizzare» il giudice delle Commissioni tributarie provinciali e regionali. Ma il vero nodo sarà come farlo entro il 15 aprile, scadenza riportata nel nuovo decreto con cui i capi di gabinetto di Mef e Giustizia hanno nominato otto esperti per scrivere un disegno di legge sul contenzioso fiscale.

I temi in ballo sono molteplici, ma uno più degli altri rischia di creare le stesse divisioni registrate nella prima commissione interministeriale: lo status del giudice.

L’intenzione unanime di «professionalizzare» il giudice, giunta dalla Guardasigilli Marta Cartabia e dal ministro dell’Economia Daniele Franco, rischia di non sciogliere il nodo. Perché l’obiettivo – teso a migliorare la qualità dei giudicati di merito – lo si può raggiungere seguendo almeno due strade, diverse e politicamente divisive: da una parte istituendo un giudice ad hoc, individuato mediante concorso pubblico per esami; dall’altra introducendo una selezione per titoli riservata soprattutto ad avvocati e commercialisti che intendano ricoprire il ruolo di giudice “laico”.

La nuova commissione, dunque, ha un mese e mezzo circa per trovare un accordo così da portare in Consiglio dei ministri e, quindi, in Parlamento, un testo normativo definitivo.

Una scommessa di non poco conto, considerato che il nuovo gruppo di lavoro è in parte composto dalle stesse “anime” della prima commissione interministeriale nominata un anno fa e che a giugno scorso ha prodotto una duplice proposta, contrastante, sullo status del giudice.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©