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Locazione a canone concordato, l’usufruttario paga le imposte

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di Luigi Lovecchio

La domanda

Per un immobile, su cui vi è l’usufrutto, viene stipulato un contratto di locazione a canone concordato tra i locatori, costituiti dall’usufruttuario e dal nudo proprietario, e il conduttore. Il nudo proprietario percepisce sul suo conto corrente personale i pagamenti dei canoni di locazione, mentre l’usufruttuario pagherà a scadenza le imposte relative alla cedolare secca, Imu e Tasi. Si chiede se questa procedura è corretta.

A norma dell’articolo 26 del Tuir, Dpr 917/1986, i redditi derivanti dalla locazione degli immobili devono essere dichiarati dal titolare del diritto di proprietà, ovvero del diritto reale di godimento sull’immobile stesso, a prescindere dall’effettiva percezione dei canoni di affitto. Nel caso descritto, dunque, la soluzione proposta è corretta, poichè l’usufruttuario versa tutte le imposte afferenti l’immobile locato anche se una parte del canone è riscossa dal nudo proprietario. Poichè il nudo proprietario risulta anche locatore dell’immobile è possibile che all’agenzia delle Entrate risulti una omissione dichiarativa in capo a questi, che occorrerà giustificare dimostrando l’effettiva titolarità dell’unità abitativa.

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