Manovra, via libera in commissione. Bonus mobili con tetto di spesa a 8mila euro nel 2023
Dietrofront sul Pos: niente limite di pagamento per far scattare la doppia sanzione. Lo stralcio delle mini-cartelle slitta di due mesi e sui crediti di competenza saranno i Comuni a decidere
La manovra supera lo scoglio dell’approvazione in commissione Bilancio e si prepara all’esame nell’Aula di Montecitorio con il mandato ai relatori (il testo arriverà giovedì 22 dicembre, con il voto di fiducia atteso venerdì 23 dicembre). Tra le novità inserite in commissione, oltre al mini-rinvio per le Cilas del superbonus, spunta anche un intervento sul tetto di spesa relativo al bonus mobili ed elettrodomestici che si “accompagna” ai lavori di ristrutturazione in casa che danno diritto a detrazione. La soglia che per il 2022 è stata di 10mila euro era destinata a scendere a 5mila euro. Con il correttivo approvato in commissione, il tetto massimo di spesa viene invece fissato a 8mila euro per il 2023, mentre è confermata la riduzione a 5mila euro nel 2024. Ma vediamo in sintesi alcune delle ultime modifiche approvate.
Restano le sanzioni per il Pos
Dopo le raccomandazioni della Commissione Ue, Parlamento e Governo fanno marcia indietro. Restano le sanzioni per commercianti, esercenti e professionisti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. È stato infatti soppresso il comma dell’articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe, che consistono in un importo fisso di 30 euro più una percentuale variabile del 4% calcolata sul valore della transazione. Ma per mitigare i costi delle transazioni elettroniche fino a 30 euro a carico degli esercenti sarà istituito un tavolo permanente tra le categorie interessate. Se non si raggiungerà un «livello dei costi equo e trasparente» scatterà per i prestatori dei servizi di pagamenti e le banche un «contributo straordinario» destinato a misure per contenere l’incidenza dei costi a carico degli esercenti.
Stralcio delle mini-cartelle entro fine marzo 2023
Non ci sarà più la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali di multe e tasse in riscossione dal 2000 al 2015 di importi inferiori ai 1.000 euro nel caso in cui siano di competenza degli enti locali. Mentre gli interessi saranno comunque cancellati, la decisione se stralciare o meno l’imposta e le sanzioni spetterà agli enti locali. Inoltre, è previsto che lo stralcio slitti di due mesi: la scadenza non è più prevista per il prossimo 31 gennaio, ma passerà al 31 marzo 2023.
Iva ridotta su teleriscamento e pellet
Doppio intervento sulle aliquote Iva per fronteggiare il caro energia. Passa dal 22% al 5% l’aliquota per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023.
Prelievo sugli extraprofitti
La tassa sugli extraprofitti verrà applicata solamente solo alle società il cui 75% dei ricavi è generato da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi. Il contributo è dovuto se almeno il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2023 deriva dalle attività indicate.
Articolo aggiornato il 21 dicembre