Imposte

Marina resort con l’Iva al 10%

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di Benedetto Santacroce e Franco Vernassa

I marina resort applicheranno l’Iva al 10%, almeno fino al 31 dicembre 2015, per i servizi di accoglienza e messa a disposizione dello specchio acqueo per sosta e pernottamento di turisti all’interno delle proprie unità da diporto, in relazione all’affitto giornaliero e stagionale. Sono invece esclusi dall’aliquota ridotta i servizi nell’ambito di contratti annuali per lo stazionamento dell’imbarcazione.

Sono le conclusioni dell’agenzia delle Entrate rese note a Telefisco in risposta a un quesito dei gestori dei porti turistici aderenti ad Assomarinas Confindustria sulla fiscalità Iva di servizi dei cosiddetti marina resort dopo l’equiparazione alle strutture ricettive all’aria aperta (articolo 32 del Dl 133/2014 poi modificato dalla legge di Stabilità). Tale norma prevede che «al fine di rilanciare le imprese della filiera nautica, dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e fino al 31 dicembre 2015, le strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all’interno delle proprie unità da diporto ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato, secondo i requisiti stabiliti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentito il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, rientrano nelle strutture ricettive all'aria aperta». È una disposizione nazionale, mentre è opportuno ricordare che alcune Regioni (ad esempio, Friuli Venezia Giulia nel 2010 ed Emilia Romagna nel 2014) avevano già inserito i marina resort tra le strutture ricettive all’aria aperta. Proprio con riferimento alle leggi regionali ci si chiedeva se fosse applicabile l’aliquota del 10% prevista dal n. 120 della tabella A, parte III del Dpr 633/1972 ed a quale tipologia di servizi. La risposta della Direzione regionale del Friuli all’ interpello aveva ovviato a tale incertezza.

Con la risposta a Telefisco, tenuto conto della relazione illustrativa alla norma nazionale, l’agenzia delle Entrate conferma che i cosiddetti porti turistici (marina resort) rientrano tra le strutture ricettive all’aria aperta con spazi destinati all’ormeggio in transito (cioè per l’affitto giornaliero e stagionale) con applicazione dell’aliquota Iva ridotta del 10% ai sensi del n. 120 della tabella A, parte III del Dpr 633/1972, riferita alle «prestazioni rese a clienti alloggiati nelle strutture ricettive».

Sotto il versante de i servizi prestati, l’Agenzia ritiene che l’aliquota del 10% si applichi alle prestazioni di accoglienza e messa a disposizione dello spazio acqueo per la sosta ed il pernottamento di turisti a bordo delle proprie unità da diporto. Per completezza, si ritiene invece che i marina resort continueranno ad applicare l’aliquota Iva ordinaria del 22% alle altre tipologie di servizi prestate (servizi di alaggio, varo, lavaggi carena, ecc…), che non si qualificano come accessorie alle prestazioni di accoglienza e messa a disposizione dello spazio acqueo per la sosta e il pernottamento di turisti a bordo delle unità da diporto. In tale senso si esprimeva già il parere della Direzione regionale del Friuli .

Per quanto riguarda la durata del servizio, l’agenzia delle Entrate ritiene che l'aliquota ridotta del 10% non si applichi ai servizi «resi nell’ambito di contratti annuali per lo stazionamento dell’imbarcazione», consentendone quindi l’applicazione ai contratti di durata inferiore.

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