Imposte

Monitoraggio esteso per le ipotesi di doppio investimento

Tra le situazioni da monitorare, la legge Sabatini e i contributi a fondo perduto erogati dall’Inail

Compilazione del quadro RU del modello Redditi 2023 per il periodo d’imposta 2022 sempre più complessa. Il moltiplicarsi delle informazioni richieste nei campi della dichiarazione dedicati ai vari crediti d’imposta rende sempre più laboriosa anche la parte compilativa che non ha diretta attinenza con la determinazione del debito d’imposta dovuto.
Nel rigo nuovo rigo RU151, introdotto quest’anno per la prima volta, sono richieste informazioni per verificare il rispetto del principio del divieto del cosiddetto “doppio finanziamento”.

Tali informazioni, come già evidenziato nel pezzo di apertura per il rigo RU150, sono richieste per i periodi d’imposta 2020, 2021 e 2022; inoltre anche il rigo RU151 si deve compilare non solo con riguardo al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, ma anche in relazione al credito formazione 4.0 e al credito ricerca, sviluppo e innovazione.

In particolare per la compilazione del rigo RU151, occorre indicare le seguenti informazioni:

– in colonna 1, il codice del credito d’imposta;

– in colonna 2, l’anno di riferimento (2020, 2021 o 2022) nel quale i benefici sono stati cumulati;

– in colonna 3, la descrizione dell’ulteriore sovvenzione fruita.

Si ritiene, dal tenore letterale del nuovo obbligo, che tali informazioni siano volte alla verifica diretta dell’assunto per cui, le varie sovvenzioni percepite per una singola spesa non debbano superare il costo dell'investimento.

Tra le casistiche interessate alla compilazione del rigo ricordiamo la cosiddetta “Sabatini” (o “Nuova Sabatini” dal 2022) e i bandi Inail che davano diritto ad un contributo a fondo perduto variabile in relazione alla tipologia ed entità dell’investimento effettuato.

In merito alla “Sabatini” va evidenziato che l’agevolazione in questione nasce come contributo in conto interessi e come tale andava a risarcire una parte degli interessi che costituiscono una voce di spesa aggiuntiva rispetto all’investimento.

A partire dal 2022 con la “nuova Sabatini” invece l’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto correlato al finanziamento della banca o società di leasing e il cui ammontare è determinato ad un tasso annuo variabile a secondo della natura del bene acquistato (ordinario o Industria 4.0). Pertanto l’importo del contributo può variare, in ragione della dimensione dell'impresa beneficiaria, della tipologia di beni agevolati e dei tassi di riferimento stabiliti dalla Commissione europea, tra il 7,5% e il 10% dell’investimento. In ogni caso difficilmente in assenza di altre agevolazioni anche in presenza di più sovvenzioni percepite per una singola spesa si dovrebbero verificare situazioni di superamento del costo dell’investimento.

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